Pecorino romano, nuovo no da Regione: “Il Piano offerta espone a speculazioni”

“Il piano di regolazione dell’offerta del Pecorino romano non pone alcun argine alla produzione di eccedenze ed espone quindi il sistema alle speculazioni di mercato”. Non usa mezzi termini, ancora una  volta l’assessora regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, in un messaggio all’assemblea dei soci del Consorzio del Pecorino romano Dop, convocata oggi a Borore, ribadendo un “giudizio critico” sul Piano triennale 2019/2022 approvato dal Cda del Consorzio.

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Pecorino, no al Piano anche dai pastori: “Rivedere il meccanismo delle quote”

“Nel momento in cui – sottolinea l’assessora Murgia – si attribuisce al produttore una quota pari alla migliore delle ultime tre annate senza tenere conto delle giacenze di magazzino, si formalizza di fatto l’autorizzazione a produrre in eccedenza, con i conseguenti effetti già noti fino a oggi”. Non solo: “Il sistema della contribuzione differenziata aggiuntiva prevista nel caso di sforamento del tetto produttivo indicato annualmente dal Consorzio, elevata nella proposta a 0,64 euro/Kg di formaggio prodotto, è di fatto vanificata dalla previsione di un sistema di deroghe che rendono poco gravoso lo sforamento del tetto produttivo”, spiega Gabriella Murgia, che chiede di chiamare a far parte dell’assemblea, “a titolo meramente consultivo e non decisorio, due rappresentanti: uno designato dal ministero competente e l’altro dall’assessorato regionale dell’Agricoltura”.

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