Soluzione vicina per la vertenza Csl-Cesil: i servizi per l’impiego sono destinati ad essere inglobati nell’Agenzia regionale del Lavoro attraverso una sua riorganizzazione territoriale e una “cooperazione con i Csl attuali”. Così facendo si potrà garantire il posto di lavoro ai 360 operatori di Csl (anche quelli esclusi dalle proroghe del 2012 come ad esempio Sassari) e dei Cesil, con percorsi di assunzione inizialmente con contratti a termine.
Una soluzione tecnica è infatti stata approvata oggi dalla Regione per sbloccare la vertenza degli operatori dei Centri in presidio permanente sotto il palazzo della Giunta. Questi i punti: un concorso pubblico per 400 posti, 40 in più del numero attuale di precari; personale in capo all’Agenzia regionale del Lavoro, che aprirà 14 strutture territoriali; competenze ancora alle Province in attesa di un riordino complessivo con le assegnazioni dei compiti agli enti che ne avranno titolo.
La forma è quella di un ddl che modifica la legge 20 del 2005 e per il quale la Giunta chiederà la procedura d’urgenza in Consiglio regionale, subito dopo la fine della sessione di bilancio. “E’ un problema che ci trasciniamo dal 2002 – ha detto il governatore Ugo Cappellacci – Stiamo cercando di dare risposte e certezze ai lavoratori e di modificare profondamente l’intero sistema con soluzioni di ordine complessivo e un assetto più funzionale”.
Franco Manca, responsabile della vertenza e consulente del presidente, ha spiegato che “le competenze rimangono in capo alle Province con le quali occorrerà stringere un accordo procedimentale, mentre con i sindacati dovranno essere discusse le questioni relative ai contratti che saranno presumibilmente inquadrati all’interno dell’Agenzia regionale del Lavoro, dove operano attualmente 100 dipendenti, tutti a Cagliari”.