“Nuovo confronto sul prezzo del latte”. Impegno ministero dopo vertice a Roma

Entro il mese di luglio, a Sassari, verrà convocato un nuovo tavolo ministeriale sul prezzo del latte e la riforma dei Consorzi. È l’impegno preso – come riferisce Gianuario Falchi, uno dei portavoce dei pastori – dal capo di Gabinetto del ministero delle Politiche agricole Luigi Fiorentino, al termine della riunione che si è svolta ieri a Roma per approfondire i vari aspetti del decreto Emergenza, in particolare per quanto riguarda il settore ovino.

“Abbiamo chiesto che vengano invitati anche le banche, la grande distribuzione e Oilos (Organismo interprofessionale latte ovino sardo), che consideriamo componenti importanti della filiera”, sottolinea Falchi. “Alla riunione si è parlato delle modalità con le quali il ministero intende investire una dotazione iniziale di 10 milioni per l’anno 2019 sugli accordi di filiera per favorire un sostegno ai contratti, possibilmente pluriennale, fra produttori di latte e trasformatori, per poter avere un prezzo concordato fra le parti. Se il sistema funziona non hanno escluso che in futuro si possano destinare altri fondi al riguardo”.

“Si è parlato poi di come disporre dei 5 milioni per la copertura dei costi sostenuti per gli interessi sui mutui bancari contratti dalle imprese entro il 31 dicembre 2018. Qui – spiega ancora Falchi – ho puntualizzato che questa disponibilità di aiuto doveva essere resa disponibile anche per i giovani imprenditori, così come è impostato il decreto taglia fuori i giovani che non hanno uno storico sui contributi Pac. Fiorentino ha dato disponibilità per inserire questo correttivo nel decreto-legge. Infine si è parlato di come spendere i 14 milioni per il ritiro di formaggio Pecorino romano Dop attraverso il bando indigenti: qui si è convenuti nella distribuzione di questi fondi su più interventi, a prezzi da rivedere rispetto a quanto si ipotizzava nel mese di marzo, visto che nel mentre, grazie agli effetti che le nostre proteste hanno causato, le quotazioni del Pecorino sono aumentate. Il ritiro a prezzi più alti deve dare una scossa immediata al mercato”, conclude.

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