Per la prima volta gli editori sardi non parteciperanno al Salone internazionale del Libro di Torino, da giovedì 8 a lunedì 12 maggio. La notizia è stata comunicata dalla stessa Associazione editori sardi in una nota ufficiale che contiene una denuncia precisa nei confronti della Regione e della nuova giunta Pigliaru. Il motivo dell’assenza è di carattere economico. Così si legge: “nella seduta di venerdì 18 aprile, ha deciso di bocciare la delibera che prevedeva di impegnare una somma largamente inferiore ai 50.000 euro“. L’Associazione parla di “rinuncia che lascia l’amaro in bocca, soprattutto per via del fatto che l’assessore regionale alla Cultura Claudia Firino aveva agito in senso opposto, avanzando una specifica proposta”. E ancora: “Le ragioni, di ordine generale e strutturale – spiega l’Associazione editori sardi -, sarebbero intimamente correlate alla penuria di risorse e all’obbligo di congelare le spese che non siano di prioritaria importanza e che non riguardino il mantenimento stesso della struttura organizzativa, del personale e dei contratti e servizi in essere. I perché di questa decisione sarebbero quindi collegati al drammatico scenario che porrebbe la Regione Sardegna in uno stato di gravissima insussistenza economica, che non ha però impedito – si legge nel comunicato – di impegnare in queste settimane, con carattere d’urgenza e per un importo notevolmente superiore alla cifra prevista per Torino, altre iniziative”. Da qui “il configurarsi di situazioni di grande squilibrio oggettivo e l’instaurarsi di comportamenti a marcata discrezionalità, tra l’altro in un momento di grave crisi economica”.
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