Nautica, 12 milioni di indotto in Gallura con il charter velico

Dodici milioni di euro l’anno di indotto diretto e indiretto solo in Gallura; 16 mila clienti, 100 mila presenze distribuite in una stagione turistica di otto mesi. Sono i numeri del “charter velico“, un comparto nautico in costante crescita che stamattina è stato presentato a Olbia, nel corso di una conferenza stampa, dal presidente di Navigo Sardegna Renato Azara, e dal numero uno della rete charter a vela Antonio Barabino.

Le aziende sarde impegnate nel settore sono 12, di cui 7 con base a Portisco, con un totale di 200 imbarcazioni, delle quali 116 di stanza proprio a Portisco. Con una media di otto posti a disposizione, la barca a vela può essere noleggiata anche con skipper e hostess, durata del viaggio circa una settimana con soste in hotel e resort. “Registriamo mediamente 900 presenze alla settimana – spiega Barabino – Turisti che transitano a Olbia, navigano sulle coste galluresi, con una giornata dedicata alla Corsica. Il noleggio di una barca costa 2.500 euro a settimana. Una cifra simile viene spesa dall’equipaggio durante il soggiorno, generando un indotto di 12 milioni di euro all’anno. Cifre relative esclusivamente alle 116 imbarcazioni presenti a Portisco, ma la flotta sarda conta 200 natanti, pertanto l’indotto è ancora superiore”.

Ora si punta a recuperare aree dismesse all’interno dei porti, si pensa in particolare allo scalo di Porto Torres, per trasformarle in nuove basi per il charter a vela. “Queste sono le soluzioni in grado di potenziare il nostro comparto e rendere sempre più fruibile il turismo legato al mare”, sottolinea Renato Azara.

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