Motorizzazione civile, rischio collasso. Poco personale e ritardi nelle pratiche

Gli uffici della Motorizzazione civile in Sardegna sono a un passo dal collasso. La carenza di personale e la situazione organizzativa stanno causando numerosi disagi come i ritardi nelle immatricolazioni e nei collaudi, che bloccano l’attività delle aziende. A questo si aggiungono quelli accumulati nelle revisioni ai mezzi pesanti – al momento a 6 mesi – che spostano oltre l’anno il controllo periodico annuale sul mezzo previsto dal Consiglio di Stato con rischi per la sicurezza su strada, inibizione all’attività oltre i confini nazionali, problemi con assicurazioni e organismi di controllo su strada.

La carenza di personale, inoltre, costringe a limitare il servizio degli sportelli costretti a lavorare con scadenze bisettimanali o addirittura una volta alla settimana con poche ore di apertura al pubblico e lunghe attese, che si traducono per le aziende in sovraccosti e danni economici. A denunciare questa situazione è la Cna che questa mattina parteciperà, assieme al deputato, Nardo Marino, componente della commissione Trasporti della Camera, al sopralluogo negli uffici della sede di Sassari. “Rappresentiamo i disagi e lo stato di agitazione causati da un’amministrazione sempre meno capace di organizzare e gestire servizi vitali per la categoria, che carica sugli operatori economici rischi e costi da troppo tempo insostenibili – evidenzia Franco Pinna, presidente regionale e vicepresidente nazionale della Cna Fita – serve un segnale politico ed istituzionale forte e immediato, di discontinuità con le soluzioni costose e d’emergenza ad oggi adottate”.

A fare il quadro sulla carenza dell’organico è Valentina Codonesu, responsabile regionale di Cina Fita, che parla di “un’emorragia inarrestabile che continua senza un Piano nazionale di riorganizzazione dell’impegno dei dipendenti in forze, di trasferimento straordinario di dipendenti, con gli uffici in costante emergenza”. I numeri parlando chiaro: “Cagliari lavora con 29 unità, Sassari con 12, Oristano con 11, Nuoro con 6 + i 2 funzionari di cui abbiamo richiesto il rinnovo del comando per altri 6 mesi ad ottobre: sono numeri evidentemente insufficienti a garantire l’operatività piena di tutti gli uffici, alcuni dei quali sappiamo essere a costante rischio paralisi, in particolare Nuoro e Oristano.

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