Una giovane cagliaritana è stata premiata tra i migliori cinquanta designer al mondo nel concorso Young Vision Accessories Award 2014 ideato da Vogue: Giorgia Bistrusso, classe 1981, è uno di quei giovani talenti sardi che riescono ad emergere e far parlare di sé.
“Un traguardo di cui vado cautamente fiera, c’è tanto ancora da fare – commenta la Bistrusso – Vivere in un’isola non deve essere un limite ma un segno di distinzione”. L’ideatrice del concorso, Sara Maino, è senior fashion editor di Vogue e ha personalmente presenziato al Press Day; l’evento si è tenuto a Milano nello spazio Garbo mercoledì scorso e ha visto le creazioni di Giorgia Bistrusso finalmente esordire davanti un pubblico di fashion editor, esperti di marketing moda, direttori creativi di maison e giornalisti.
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Ma non è tutto: alcuni pezzi della sua collezione sono stati scelti per un’ iniziativa in programma allo spazio Garbo per questo fine settimana promossa dallo Ieo (Istituto Europeo di Oncologia) dalla neo presidentessa Franca Sozzani, ambasciatrice della moda italiana e direttrice di Vogue Italia. Un’iniziativa che coinvolge stilisti affermati, nuovi talenti e celebrities in una raccolta fondi per la lotta ai tumori.
Grazie agli studi, (Fashion Design presso l’Istituto di Moda Industriale, corso di Fashion Tecnology, corso di laurea in Cultura e Stilismo della Moda e infiniti tirocini di specializzazione tecnica) e alla sua determinazione la Bistrusso nel 2010 fonda la società Sa Velada in Inghilterra, cui fa capo il brand Love&Sea con la sua socia Stefania Ruggeri. L&S racchiude una grande passione per tendenza e tradizione, il nome stesso riassume in due parole l’amore per la moda e per il mare.
“Ho iniziato un percorso di ricerca su tessuti e colorazioni naturali esplorando tutta la Sardegna”. Attualmente la collezione si compone di colletti, borse in sughero e tessuto interamente realizzate a mano e in programma ci sono anche cinture e altri accessori esclusivi. “Non è una questione di snobismo, i miei prodotti sono rivolti ad una clientela che può spendere perché frutto di un percorso molto articolato con costi elevati, è lo standard di qualità che mi sono imposta”.
La designer cagliaritana ha individuato alcuni artigiani in giro per la Sardegna che avevano ridotto o addirittura cessato le attività per via della crisi e li ha coinvolti nel suo processo creativo. “Compro a Ottana il sughero migliore, lo faccio raffinare sinché diventa un tessuto che passa di mano in mano con una cura commovente. Credo fermamente nella creatività e nella sapienza dei nostri artigiani, per me sono come una seconda famiglia insieme al mio art director Roberto Ortu, una vera forza della natura in quanto a impegno e competenze”. Ogni articolo della collezione Bistrusso è unico e nominato singolarmente, ogni passaggio necessita di perizia, costi, impegno. “Il prodotto finito mi lascia sempre a bocca aperta per la gioia di veder prendere forma ad un’idea”. Lo stile è un mix elegantissimo di tessuto in maglia e sughero adatto ad ogni età, con la lineare compostezza della cultura giapponese ma con chiare radici sarde nella scelta delle trame e dei materiali.
Ha avuto la fortuna di dialogare con Maria Lai che la ha spronata ad accettare tutto della sua terra, anche gli aspetti più duri, di recente ha ricevuto l’incoraggiamento di Antonio Marras.
“Spero di essere un esempio per i giovani: si può realizzare un sogno, basta impegnarsi tanto per superare anche ciò che appare impossibile”.
Giacomo Pisano
