Microcredito: per le nuove imprese recuperati 16 mln dai prestiti restituiti

Una mole inaspettata di domande: sono state 800 da gennaio a giugno le richieste di finanziamento arrivate dai disoccupati e aspiranti imprenditori sardi, senza garanzie e “bancabilità”, per il bando del Microcredito, lo strumento finanziario che consente di ottenere prestiti da 5 a 25mila euro e restituirli in 5 anni a interesse zero. Così la Regione ha deciso di accontentare tutti coloro in possesso dei requisiti e, con una delibera approvata nell’ultima riunione di Giunta, ha incrementato il fondo a rotazione di sedici milioni di euro: quattro si aggiungono ai sei già stanziati, e altri dodici milioni sono, invece, pronti per il nuovo avviso che sarà lanciato entro il mese di dicembre rivolto anche coloro che, pur avendo un’occupazione, hanno un’idea d’impresa ma non sono “bancabili” e necessitano di un sostegno per l’avvio di un’iniziativa imprenditoriale. I fondi arrivano direttamente dalle restituzioni dei prestiti erogati negli avvisi tra il 2007 e il 20013 e la delibera snellisce le procedure in modo che la Sfirs, la società in house della Regione che gestisce lo strumento finanziario, possa procedere ad istruttorie più rapide.

La misura è stata illustrata questa mattina alla stampa dall’assessora regionale del Lavoro, Virginia Mura: “È uno strumento che non solo aiuta chi vorrebbe avviare un’impresa, con un’idea credibile e un business che regge, ma serve a dare risposta all’economia dell’isola in termini occupazionali – ha spiegato – se si riesce ad attivare il lavoro autonomo, indirettamente si favorisce il lavoro dipendente”. “Ogni nuova impresa che nasce genera lavoro, si stima che ogni operazione di microcredito generi oltre due posti di lavoro, a volte a tempo indeterminato e che in totale siano 7.400 i nuovi occupati secondo le stime dell’Ente nazionale per il Microcredito“, ha ribadito Mura.

“La maggior parte delle domande che arrivano si concentrano nei settori del turismo, della ristorazione e del commercio“, ha specificato Roberta Nateri, funzionario della Sfirs, la finanziaria regionale che gestisce il bando. “La misura risponde alle necessità delle persone non bancabili – chiarisce l’assessora Mura – che hanno difficoltà di accesso al credito ma che, invece, restituiscono il prestito, onorando il debito che hanno contratto con l’amministrazione regionale. Rispetto a tutte le iniziative finanziate, solo il 10% non ce l’ha fatta e ha chiuso. Un altro 10% è in sofferenza, ma dimostra volontà nel continuare e paga periodicamente le rate”.

Marzia Piga

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