Meridiana, venerdì sciopero e mobilitazione contro i 1200 licenziamenti

L’Unione sindacale di base conferma lo sciopero di 24 ore dei lavoratori del gruppo Meridiana per venerdì 11 aprile. E annuncia che in concomitanza con lo sciopero ci sarà una manifestazione all’aeroporto di Olbia a partire dalle ore 11. La mobilitazione è non soltanto per evitare i 1200 licenziamenti entro il 2015 “ma anche per richiamare tutte le istituzioni, nazionali e locali, all’impegno per uno sviluppo che assicuri un futuro industriale e salvaguardi davvero l’occupazione in un settore strategico”. P

Per il sindacato l’accordo raggiunto nella crisi Electrolux, “una vertenza che ha identiche dimensioni di quella di Meridiana” con il quale, in attesa di un piano industriale, si è salvaguardata l’occupazione attraverso il ricorso ai contratti di solidarietà e agli incentivi appena deliberati dal Governo, “ricalca ciò che l’Usb propone da mesi per evitare ulteriori emorragie occupazionali e per verificare tutte le opportunità industriali per il futuro del gruppo Meridiana”.

Il sindacato denuncia che Meridiana “procede ad un bando interno con cui ‘incoraggia’ i dipendenti a licenziarsi da Meridiana per essere riassunti, con contratto peggiorativo, dalla controllata AirItaly. Per favorire questo processo, si paventa il ricorso al ‘mercato esterno’ nel caso in cui non ci siano sufficienti candidature interne, appellandosi tra l’altro al riconoscimento dell’anzianità ai candidati senza però menzionare l’articolo 2112 del Codice Civile, l’unica assicurazione concreta del rispetto di tale istituto”. Per l’Usb il piano di licenziamenti “sponsorizzato dall’ad Scaramella, assume sempre più i connotati del ricatto e del dumping sul costo del lavoro, a prescindere dalle alternative concretamente disponibili, con la riedizione del più classico dei piani fallimentari: la creazione di una ‘bad’ e di una ‘good’ company”.

 

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