Meridiana, il ministero sospende la cassa integrazione per 1.500 dipendenti

Non si può certo dire che sia un fulmine a ciel sereno. Ma ieri pomeriggio la notizia dello stop agli ammortizzatori sociali per 1500 dipendenti di Meridiana, la seconda compagnia aerea italiana, ha avuto le stigmate del clamore. Una notizia che non coglie di sorpresa per primi i dipendenti, i quali hanno in qualche modo voluto questo segnale come simbolo della protesta. Mercoledì scorso, infatti, il ministero del Lavoro ha sospeso il decreto semestrale che consente a una delle più importanti aziende sarde di ottenere l’intervento pubblico per mantenere in piedi il reddito, attraverso il principale degli ammortizzatori sociali, della metà dei suoi dipendenti . La decisione nasce da una attenta analisi della denuncia presentata qualche mese fa dell’associazione dei piloti Meridiana Apm. L’associazione professionale in una corposa relazione evidenziava l’anomalia della gestione del regime degli ammortizzatori sociali da parte della compagnia del principe Karim Aga Khan, con un attacco frontale diretto soprattutto contro l’amministratore delegato, Roberto Scaramella. Secondo i piloti da una parte l’azienda utilizzerebbe gli ammortizzatori sociali per tenere a casa 1500 lavoratori con contratto Meridiana e dall’altra trasferirebbe attività di volo, dipendenti e aerei sulla controllata Air Italy,una manovra che farebbe risparmiare al vettore il 30%del costo del lavoro.

La replica dell’ufficio stampa Meridiana: “Iniziativa dei sindacati infondata, si risolverà tutto”.

Una nota ufficiale dell’ufficio stampa di Meridiana ha voluto tranquillizzare tutti. “Il ministero del Lavoro ha richiesto alle sedi locali approfondimenti su quanto denunciato e in via cautelativa ha sospeso la CIGS per tutta l’azienda (1350 posizioni in Meridiana fly e 184 posizioni in Air Italy) – spiega in una nota – Meridiana ritiene che l’iniziativa di tali organizzazioni sindacali sia del tutto infondata, come è stato già spiegato nei mesi scorsi alle sedi locali del Ministero del Lavoro e ritiene fondatamente che non ci sia alcun dubbio sulla legalità dell’utilizzo della CIGS e che ciò sarà riconosciuto anche a seguito dei nuovi approfondimenti disposti”.

Meridiana si dice fiduciosa che gli approfondimenti avviati dal ministero del Lavoro possano essere rapidi ed anche soddisfacenti come lo sono stati gli approfondimenti degli uffici territoriali del Ministero Lavoro in Sardegna ed in Lombardia e che si possa pertanto ottenere un rapido ripristino dello strumento, in modo da scongiurare interventi più drastici immediati. Infine un altro duro attacco alle organizzazioni sindacali – con in prima fila Apm, Usb e Cgil – che si sono fatte promotrici di svariate denunce sull’uso della cassa integrazione. “A tale riguardo Meridiana stigmatizza il comportamento di quei sindacati – conclude l’ufficio stampa – che, al fine di difendere i privilegi anacronistici di una minoranza di lavoratori, mette intenzionalmente a rischio gli ammortizzatori sociali di cui sta beneficiando la generalità dei dipendenti”.

Dal job postung alla guerra Air Italy: la vertenza rischia di esplodere

Un’escalation di tensioni e denunce che ha toccato l’apice con il famoso job posting, una proposta lanciata da Meridiana nel dicembre scorso che prevedeva il passaggio volontario di piloti e assistenti di volo Meridiana in Air Italy con la rinuncia ad anzianità e garanzie economiche maturate con il vecchio contratto. Il job posting aveva provocato la ferma reazione non solo dell’Apm, ma di gran parte dei sindacati (Cgil , Cisl , Ugl e Usb) che avevano risposto con segnalazioni al ministero del Lavoro e anche con un esposto in procura firmato dal segretario nazionale della cgil trasporti Mauro Rossi. “Siamo consapevoli che la denuncia sull’utilizzo anomalo agli ammortizzatori sociali da parte di Meridiana sarà fonte di grande preoccupazione per tutti i lavoratori –spiega Franco Monaco della Cgil Gallura – ma non possiamo stare zitti di fronte al comportamento irresponsabile e scorretto di un’azienda che usa la Cigs a suo piacimento. L’azienda si dovrà assumere le sue responsabilità e dovrà garantire comunque gli anticipi della cassintegrazione”.

Usb: “Rivedere gli esuberi”. Cassintegrati Ali: “Intervenga Pigliaru”

Per Francesco Staccioli, referente nazionale del sindacato Usb, la vicenda del blocco degli ammortizzatori sociali deve servire per ridefinire i programmi di esuberi previsti da Meridiana seguendo l’esempio di Alitalia. Contratti di solidarietà al posto dei 1200 licenziamenti annunciati per giugno 2015. L’azienda dal canto suo mostra sicurezza e non si muove dal piano varato dall’ad Scaramella: “Siamo certi che le verifiche del ministero del Lavoro si risolveranno positivamente in pochi giorni perché siamo convinti di aver agito nella legalità ” conferma l’ufficio stampa di Meridiana. Ma fra i lavoratori c’è molta preoccupazione perché rischiano di rimanere senza la protezione degli ammortizzatori sociali per i prossimi sei mesi. “Il presidente Pigliaru metta come primo punto all’ordine del giorno la vertenza Meridiana – chiede Marco Bardini, rappresentante dell’associazione dei cassintegrati Meridiana Ali – perché questa supera per numeri tutte quelle sarde messe insieme e perché rappresenta la crisi industriale più grave nella storia della Sardegna”.

Giandomenico Mele

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share