Mentre si attende la convocazione al Mise, l’Ad di Meridiana Richard Creagh non perde tempo e ieri ha illustrato a Parigi il nuovo piano industriale all’Aga Khan. Un vertice tenuto riservato sino all’ultimo sul quale nulla trapela, anche se da fonti sindacali si parla di un piano che prevederebbe per Meridiana Fly una flotta di 7 aerei Md80 (sui 10 di proprietà), nessun Airbus (ormai dismessi), due basi (Olbia e Cagliari), ed esuberi per circa 600 dipendenti, ai quali dovranno aggiungersi i circa 300 che volontariamente sono usciti dall’azienda entro il 2014.
Dalla Compagnia aerea arriva, però, una precisazione: “Il tema degli esuberi non è stato ancora trattato con i sindacati, né tantomeno sono stati forniti numeri e scenari. La Compagnia è in costante contatto con il Governo, al quale presenterà il proprio Piano al fine di verificare i presupposti e, solo in seguito, convocherà i rappresentanti dei lavoratori e fornirà loro un quadro completo della situazione. In quella sede verrà esaminato il piano industriale, gli strumenti applicabili a tutela dei lavoratori che verranno ritenuti in esubero e tutte le altre attività da condividere con i sindacati e le associazioni professionali necessarie per contribuire al risanamento e al rilancio della Compagnia”. Il piano riscritto dal nuovo Ad, che è stato rimodulato anche in seguito ai vertici romani con i ministeri di Sviluppo economico, Trasporti, Lavoro, potrebbe prevedere accordi con Alitalia per ottenere la linea Cagliari-Linate; ma anche la Continuità territoriale 2, quella per gli scali minori, recentemente prorogata e operativa sin da marzo, e la Ct3, quella per gli scali internazionali, operativi dal prossimo ottobre. In questi giorni i manager di Meridiana Maintenance dovrebbero invece volare a Barcellona per rafforzare i rapporti con Volotea, la low cost che con l’azienda di manutenzione olbiese ha un rapporto commerciale che coinvolge il personale altamente formato dell’hangar di Olbia per la manutenzione dei velivoli.
