LavoRas, terapia d’urto da 128 milioni. Cantieri: 2.800 assunti, 567 col bonus

Una vera e propria terapia d’urto per dare la scossa a un sistema incancrenito e fossilizzato dalla crisi economica e dalla scarsa fiducia nella ripresa da parte degli imprenditori. Questi gli obiettivi del piano strategico che la Regione ha individuato in LavoRas, il programma integrato plurifondo, previsto nella Finanziaria regionale 2018, che ha stanziato da qui al 2020 la consistente cifra di 268 milioni di euro, 128 per il 2018 e 70 per i due anni successivi.

Due le direttrici fondamentali del Piano, finanziato con risorse del Fondo per lo sviluppo e la Coesione della Regione e del Fondo Sociale Europeo e del Programma Garanzia Giovani: la misura dei cantieri (45 milioni per quelli di nuova attivazione e 21 per quelli già esistenti, le risorse per il 2018) e quella delle Politiche attive del lavoro (61 milioni), suddivisa a sua volta in incentivi all’occupazione (ovvero bonus, con risorse pari a 39 milioni di euro), assegni formativi (14 milioni di euro), situazioni di crisi (6,7 milioni), accompagnamento lavoro (700mila euro), servizi per creazione d’impresa e professioni non ordinistiche (1,2 milioni di euro).

I cantieri. Per quanto riguarda i cantieri, la misura ha riscosso grande successo: quasi tutti i 377 Comuni della Sardegna (371) si sono attivati e hanno messo a bando la ricerca di figure professionali legate a 560 progetti specifici tagliati ad hoc in ogni Comune. In totale a oggi sono 2.800 le persone che hanno trovato un impiego (nel mese di agosto erano poco più di 1.600), anche solo per pochi mesi. Solo nei centri più grossi sono centinaia le posizioni aperte. Al catalogo di 6 tipologie di cantieri previste dalla Regione (ambiente e dissesto idrogeologico; beni culturali e archeologici; edilizia; reti idriche; valorizzazione attrattori culturali; patrimonio pubblico ed efficientamento delle procedure comunali), si aggiungono i progetti fuori catalogo (che riguardano per esempio servizi di inclusione scolastica per bambini disabili, revisione della toponomastica cittadina, eliminazione di barriere architettoniche, aggregazione sociale e sportiva), ammessi se compatibili con le linee generali di LavoRas, il cui percorso è stato fortemente condiviso con le parti politiche, economiche, sociali e istituzionali.

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Bonus occupazionali. È stato aggiustato invece il tiro sulla parte relativa ai bonus occupazionali per le imprese, che ancora nel mese di ottobre mostrava numeri al di sotto delle aspettative. A oggi sui due avvisi pubblicati a maggio (quello dedicato agli under 35 e quello per gli over 35) sono state dedicate risorse per 34 milioni di euro.  Il bilancio è presto fatto: in totale sono 567 i contratti attivati da parte di 410 imprese sarde, per tutti e due i target e mettendo insieme i contratti a tempo determinato e indeterminato in settori di attività come costruzioni, commercio, attività manifatturiere, sanità ed assistenza sociale.

In particolare a contrattualizzare 344 giovani sotto i 35 anni sono state 250 imprese dislocate in tutto il territorio regionale: 83 in Provincia di Cagliari, 16 il Provincia di Carbonia, 13 nel Medio Campidano, 5 in Ogliastra, 21 in Provincia di Oristano, 34 in Provincia di Nuoro, 48 in Provincia di Sassari, 30 in Provincia di Olbia Tempio. Per quanto riguarda la tipologia contrattuale, 294 sono a tempo indeterminato e 50 a tempo determinato.

Un centinaio in meno sono stati gli assunti over 35 (223, 177 a tempo indeterminato e 46 a tempo determinato),  a siglare i contratti  sono state 160 imprese: 48 in Provincia di Cagliari, 8 in Provincia di Carbonia Iglesias, 7 in Provincia del Medio Campidano, 7 in Provincia di Oristano, 3 in Provincia dell’Ogliastra, 25 in Provincia di Nuoro, 39 in Provincia di Sassari, 23 in Provincia di Olbia Tempio

Sui bonus occupazionali la Giunta ha dato il via un mese fa a una serie di facilitazioni per l’accesso alle misure: l’incremento significativo dell’importo; la semplificazione delle procedure di accesso delle imprese; la possibilità di ricorrere alla cosiddetta finanza inclusiva; l’eliminazione dei vincoli preesistenti per le aziende di medie e grandi dimensioni.

Assegni formativi. Oltre ai programmi che aggrediscono direttamente le cifre della disoccupazione in Sardegna, la Giunta con LavoRas ha introdotto anche misure dedicate alla formazione: alla fine dello scorso mese di ottobre è stato pubblicato l’avviso per l’istituzione di un catalogo di percorsi formativi dedicato ai disoccupati residenti, sia giovani under 35, sia destinatari over 35. La dotazione finanziaria era di 7 milioni e mezzo di euro di fondi Por-Fse 2014-2020, le risorse sono finite in venti giorni e hanno finanziato 274 percorsi per 1.709 partecipanti. In particolare sono stati 376 gli iscritti fra i 30 e i 34 anni, 609 iscritti fra i 18 e i 29 anni, 608 quelli over 35 e 76 over 55.

Marzia Piga

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