“Chi fa questi atti ci danneggia e ci offende, prendiamo nettamente le distanze da chi fa queste cose”. Questa la presa di posizione dei pastori, riuniti in assemblea a Bari Sardo, dopo l’ennesimo assalto a un’autocisterna che trasportava latte avvenuto questa mattina a Irgoli. La riunione dei pastori era stata convocata in vista della ripresa delle trattative con gli industriali per la definizione di un prezzo del latte ovino “più equo”. Si riparte dai 72 centesimi proposti dagli industriali, ma “da subito cercheremo di chiedere anche un aumento rispetto a questa cifra”, hanno spiegato i pastori. A coordinare l’assemblea dei circa 200 allevatori Gianuario Falchi e Andrea Mulas che hanno riassunto le fasi della vertenza.
Nel frattempo è slittato dal 7 all’8 marzo il vertice previsto in prefettura a Sassari dove dovrebbe arrivare un rappresentante del governo che porterà un decreto legge con 14 milioni di euro in dote. Si tratta delle risorse che serviranno per il ritiro del pecorino romano in eccedenza, così da far risalire il prezzo del formaggio che determina quello del prodotto appena munto. E i pastori dell’Ogliastra chiedono di poter avere un loro rappresentante nella delegazione che conduce le trattative: “Siamo qui per capire cosa hanno da dirci i colleghi di questa zona – ha spiegato Mulas – e per sentire se vogliamo continuare la protesta e in che modo”.
Intanto continuano i provvedimenti delle forze dell’ordine riguardo le proteste che hanno accompagnato i giorni delle elezioni regionali. I carabinieri della Compagnia di Isili hanno denunciato una persona per violenza privata e danneggiamento: insieme ad altri pastori nella settimana delle elezioni aveva fermato un’autocisterna del latte lungo la strada tra Siurgus e Orroli svuotandola. Nella stessa zona si registra un altro sversamento nel territorio di Villanovatulo sul quale i militari stanno ancora indagando.