Il sindacato interno della Carbosulcis fa quadrato intorno alla “sua” miniera. E afferma che la situazione, al contrario di quanto alcuni giorni fa ha dichiarato a Sardinia Post il segretario confederale della Uil Mario Crò, è sotto controllo. “ Non c’è nessun incendio nelle gallerie della miniera di Nuraxi Figus – affermano Stefano Meletti e Giancarlo Sau della Rappresentanza sindacale unitaria – Il fenomeno noto sotto il nome di “ossidazione” è una conseguenza naturale e normale quando si interrompe l’attività mineraria di estrazione del carbone per un certo tempo, come sta avvenendo in queste settimane”.
“I lavori di ripristino dei nastri di evacuazione del minerale e gli altri lavori di manutenzione – spiegano ancora Meletti e Sau – si stanno prolungando oltre il dovuto. Questo ritardo nella ripresa dell’attività estrattiva ha causato il fenomeno dell’ossidazione che è stato immediatamente inibito sigillando la galleria di estrazione e“raffreddando” il giacimento grazie a ingenti quantità di azoto, ottenuto con un impianto che produce oltre 2.700 metri cubi/ora, che viene insufflato sul minerale. Per la fine del mese o al più tardi nella prima settimana di giugno è previsto il riavvio della produzione mineraria, sempre che arrivino i soldi, i famosi 10 milioni, dalla Regione. Altrimenti saranno guai, avendo autonomia finanziaria solo fino a questo mese ”, spiegano i due sindacalisti.
Intanto questa mattina, alla Regione, era in programma l’assemblea dei soci della Carbosulcis: l’assessorato regionale all’industria, che rappresenta l’azionista unico della miniera, la Direzione generale della miniera e i sindaci revisori. Non è dato ancora sapere quali iniziative si deciderà di assumere per la salvaguardia della Carbosulcis.