La crisi senza fine: a rischio cassa integrazione e mobilità per 27mila lavoratori

Sono 27mila, secondo le stime della Cisl, i lavoratori che nel 2013 rischiano di non poter accedere alla cassa integrazione e alla mobilità in deroga se il Governo confermerà i tagli ventilati nelle ultime ore. Secondo Giovanni Matta, della segreteria regionale, per garantire i cassintegrati occorrono almeno 160 milioni di euro, mentre l’esecutivo nazionale conta di stanziarne meno della metà.

Cig e mobilità, 2013 annus horribilis?

“Il sindacato – scrive Matta in una nota – è pronto a mobilitarsi per impedire che da Roma arrivino dei tagli anche in questa materia. Il governo nazionale, infatti, sembra che per quest’anno non voglia superare uno stanziamento di 80 milioni di euro, esattamente la metà di quanto effettivamente necessario, mentre nicchia significativamente su quanto richiesto per completare la partita 2012. In tempi di tagli alla spesa pubblica il rischio che corrono circa 27 mila lavoratori sardi, che in vario modo hanno perso il posto di lavoro, è quello di non poter accedere alla CIG e alla mobilità in deroga per tutto l’anno 2013”.

Per il sindacato, il governo vìola le intese istituzionali siglate a luglio e novembre 2012 “che prevedevano la costante erogazione, da parte governativa, delle risorse necessarie a garantire i lavoratori sardi in ammortizzatori sociali”.

Per il 2012 mancano all’appello 40 milioni: senza soldi 5mila lavoratori. 

Inoltre, come denunciato dai sindacati e dall’assessore regionale al Lavoro Antonello Liori, al momento non è disponibile nemmeno l’ultima tranche, pari a poco meno di 40 milioni, relativa all’ultimo periodo del 2012. “Un atto inaudito”, ha attaccato l’esponente dell’esecutivo Cappellacci.

Cosa è accaduto? In sostanza le indennità sono liquidate dall’Inps. A due condizioni. La prima: il Governo stanzia il dovuto. La seconda: la Regione invia i  mandati di pagamento all’ente previdenziale, uno per ogni lavoratore.

Il cortocircuito Inps-Governo.

antonello liori
L’assessore regionale al Lavoro Antonello Liori

“Il problema nasce quando il Governo non stanzia i fondi – spiegano negli uffici dell’assessorato – e allora l’Inps blocca in automatico i pagamenti. E’ accaduto così anche nelle scorse settimane. A fine novembre sono finiti i denari girati dal Governo e l’assessorato ha richiesto nuovi fondi per ‘chiudere’ l’annualità 2012. In totale, si parla di circa 4.900 lavoratori interessati. Da Roma però non è arrivata alcuna risposta, almeno fino al 20 dicembre scorso. ‘Inviate i mandati all’Inps’, diceva una nota. E qui sono sorti alcuni problemi, anche perché secondo il ministero tutto andava fatto entro il 31 dicembre: impossibile preparare quasi 5mila mandati in pochi giorni e soprattutto ‘scontrarsi’ con l’Inps, che ancora non aveva ricevuto i soldi e dunque avrebbe bloccato tutto. Per inciso, come ribadito anche oggi: i soldi non ci sono ancora”.

Come uscire dall’impasse? Al momento una soluzione pare non ci sia, almeno ufficialmente. La palla passa ora al Governo, che dovrebbe in primis stanziare i fondi e, solo a quel punto, l’assessorato potrebbe inviare i mandati all’Inps per poi passare all’erogazione. Insomma, la situazione è intricata.

Il sindacato: unità per salvaguardare i diritti dei sardi.

“Per questo occorre riunire le forze – auspica il segretario della Cisl – e attivare tutte le iniziative necessarie, sul piano politico e istituzionale, per evitare la mortificazione di tante persone che nel corso degli ultimi anni hanno visto cancellare il proprio posto di lavoro. Queste richieste sono state alla base dell’incontro odierno presso l’Assessorato del Lavoro che ha portato a formalizzare un’intesa che verrà sottoscritta tra i diversi attori sociali e istituzionali il prossimo 9 gennaio 2013. E’ sin troppo evidente che l’intesa raggiunta, dopo incontri e confronti a tratti anche aspri con la Regione, sarà vana se il governo non darà continuità agli impegni verso la Sardegna e non garantirà un equo trasferimento di risorse per gli ammortizzatori sociali in deroga”.

Pablo Sole

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