Cambia l’assetto di Tiscali e il fondatore Renato Soru si avvia a riprendere le redini dell’azienda. Amsicora, società di investimento italiana fondata e gestita dal banchiere Claudio Costamagna, Alberto Trondoli, Manilo Marocco e partecipata da altri investitori privati, ha sottoscritto un accordo per acquisire il 22% dell’internet provider finora in mano a imprenditori russi. Da quanto si legge in una nota i nuovi azionisti e Soru, che detiene una partecipazione pari al 7,94%, sottoscriveranno un patto parasociale per “dare un indirizzo unitario all’organizzazione e alla gestione di Tiscali”.
L’acquisto. Nei dettagli Amsicora ha sottoscritto un contratto con i russi di Ict Holding per l’acquisto dell’intera partecipazione che detenevano in Tiscali, pari a circa il 20,79% del capitale sociale, e un contratto con la Sova disciplined equity fund per l’acquisto di un altro 1,269%, per un totale di circa il 22,059%. Il perfezionamento dell’acquisto delle partecipazioni dovrebbe avvenire a fine mese.
La reazione dei sindacati. “Auspichiamo che il ritorno di Renato Soru al comando della società di Sa Illetta riporti in auge la vecchia Tiscali che ha fatto conoscere la Sardegna in tutto il mondo”. È il commento di Tonino Ortega, segretario generale della Uilcom Sardegna. “Confidiamo – prosegue -che anziché continuare a vendere pezzi di azienda come ha fatto la vecchia proprietà adesso venga finalmente definito e presentato un piano industriale, con idee chiare e concrete che puntino al rilancio di questa importante realtà in modo da salvaguardare l’intero perimetro aziendale e le tante professionalità che negli anni la stessa Tiscali ha costruito. E soprattutto auspichiamo ci sia la volontà di avviare subito questo rilancio coinvolgendo tutti”.
Lunedì potrebbero arrivare ulteriori novità sulla svolta. Su richiesta di Soru e del consigliere Oleg Anikin è stata convocata una riunione del Cda di Tiscali per la discussione di temi legati alla governance della società.
