La scadenza per 86mila sardi è perentoria: chi riceve il reddito di cittadinanza deve presentare il nuovo Isee entro gennaio, altrimenti si interrompe l’erogazione del contributo. Lo stesso vale per le altre prestazioni a sostegno del reddito, come il bonus bebè. L’annuncio arriva direttamente dall’Inps, che precisa: “La mensilità di gennaio delle prestazioni verrà erogata anche in caso di non presentazione del nuovo Isee. Per ricevere quelle da febbraio in poi, l’Isee va richiesto entro il 31 gennaio 2020. In caso di ritardo le prestazioni verranno sospese per riprendere a Isee certificato”. Non ci saranno sconti, chi vuole continuare a ricevere il contributo deve andare all’Inps o in un Caf con tutti i dati aggiornati per poter ottenere il calcolo del proprio Isee o almeno la Dsu, (la dichiarazione sostitutiva unica) che lo certifica. Non è una procedura semplicissima, ma è possibile ricavare anche da soli il proprio indice Isee, avventurandosi nel sito dell’Inps.
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Il responsabile dei Caf Cgil, Massimo Puxeddu, spiega sull’Unione Sarda che dovrà presentare la Dsu aggiornata anche chi l’ha presentata alla fine dell’anno scorso. Per questo, nelle prossime settimane non mancheranno le file ed è consigliabile non ridursi agli ultimi giorni perché dall’Inps saranno intransigenti: chi non sarà in regola entro la fine di gennaio perderà il contributo da febbraio fino a quando non avrà presentato tutti i documenti necessari. Dall’Inps precisano che “per ottenere l’Isee si debbano inserire redditi da lavoro del 2018 (Certificazione unica e dichiarazione dei redditi 2019), giacenze e saldi di conti correnti postali e bancari, ecc. al 2018. Ma il decreto Crescita prevede la possibilità di optare, se più conveniente, per giacenze e saldi 2019″.
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