Il Gal Marmilla finanzia le startup nate all’Università di Cagliari: fondi per 200mila euro

Riceveranno fondi per circa duecentomila euro dal Gal Marmilla le start up guidate da Simone Caddeo (Lunamatrona), Maria Roberta Orrù e Viola Quida (Simala, cooperativa servizi culturali e turistici ‘Mariposas de Sardinia’), Jessica Contini (Senis) e Mauro Deias (Assolo). Le quattro start up a vocazione extra agricola e culturale sono nate al Crea (Centro servizi di ateneo per l’innovazione e l’imprenditorialità dell’Università di Cagliari).

Le neo imprese beneficeranno del finanziamento volto allo “sviluppo di nuove attività imprenditoriali nelle produzioni extra-agricole” e “sviluppo di nuove attività imprenditoriali per la gestione e la valorizzazione dei beni culturali”. L’idea imprenditoriale insiste sul territorio della Marmilla. Artigianato, turismo, trasformazione di prodotti e vendita online sono gli ambiti scelti dai partecipanti per investire nel rilancio del territorio. 

Il Crea UniCa, dà supporto  giovani aspiranti imprenditori nel campo di agrifood, ict e turismo dei beni culturali e ambientali. “Trasferiamo ai partecipanti le conoscenze indispensabili per costruire e sviluppare un’idea imprenditoriale, cercando di supportarli e venendo incontro alle loro esigenze” dice Maria Chiara Di Guardo, direttrice del Crea.  Il progetto, organizzato in presenza e online, in collaborazione con il Gal Marmilla ha coinvolto oltre 60 partecipanti, oltre la metà di presenze femminili, con cento ore di formazione a distanza, 35 di consulenze di gruppo e 60 di consulenze individuali tese al poter compiere scelte consapevoli sulla propria forma giuridica, sui fonti di finanziamento e accesso al credito, definire strategie di marketing e comunicazione ed acquisire le competenze di public speaking.

“La Marmilla cresce grazie alle iniziative imprenditoriali dei suoi giovani e al nostro supporto con bandi e formazione ad hoc. Azioni congiunte come il progetto Nemo – spiega Renzo Ibba, presidente Gal Marmilla – in collaborazione con l’Università di Cagliari, siano sempre più importanti per la nostra comunità e per la Sardegna in virtù del rapporto che si crea tra tradizione, cultura e innovazione”.

Simone Caddeo punta a gestione e valorizzazione dei beni culturali con la creazione di un laboratorio di restauro e lavorazione artistica del legno. Da qui, la fusione tra tradizione e innovazione in un’azienda specializzata nel restauro, conservazione e disinfestazione di mobili antichi e manufatti lignei in genere, eseguiti nel pieno rispetto della patina e del valore del mobile, con tecniche e materiali tradizionali guardando avanti alle nuove tecnologie.

Maria Roberta Orrù e Viola Quida promuovono il diritto all’accesso alla cultura e alla libertà di movimento, incluso viaggiare, da esercitare in maniera responsabile, tutelando, valorizzando e promuovendo il benessere e la bellezza del patrimonio materiale ed immateriale del territorio e degli abitanti della Marmilla e della Sardegna, attraverso processi partecipativi e inclusivi di formazione e progettazione con le comunità locali al fine di creare un’offerta culturale e turistica integrata, sostenibile e accessibile.

Jessica Contini punta a trasformazione, produzione e vendita di prodotti provenienti dalla lavorazione di essenze erbacee, arbustive e arboree dell’Alta Marmilla. Per la biodiversità, con piante officinali ricche di oli essenziali, l’area ha una grossa concentrazione di essenze erbacee/arbustive/arborea, importanti e di qualità.

Mauro Deias propone e cura un sito di e-commerce specializzato nella vendita di prodotti della Marmilla, con logo e packaging studiato e creato appositamente, riconosciuto come garanzia di qualità e di provenienza. Prevista una sezione con blog per presentare produttori, tecniche culturali adottate e loro peculiarità. Una pagina presenta il territorio e le sue bellezze, ci sarà la possibilità di adottare a distanza un arnia: l’iniziativa per la produzione del miele combatte lo spopolamento delle api dall’area.

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