I più ricchi della Sardegna? I lavoratori autonomi con un reddito di 29mila euro

La Sardegna è la prima regione del Mezzogiorno per reddito complessivo dichiarato con una media di 17.137 euro, sebbene inferiore di circa 15 punti percentuali rispetto al dato medio nazionale, pari a 20.068 euro. È quanto
emerge dai dati sui redditi delle persone fisiche aggiornate all’anno d’imposta 2013 tratte dai dati delle dichiarazioni dei redditi forniti dal Dipartimento delle Finanze e pubblicati su Sardegna Statistiche dalla Regione Sardegna.

Nell’Isola sono stati registrati 1.068.589 contribuenti, pari al 2,6% del totale dei percettori di reddito nazionali. I titolari di partita IVA regionali sono 107.105, di cui 55.059 imprenditori (51,4%), 24.170 lavoratori autonomi (22,6%),17.355 agricoltori (16,2%) e 10.521 contribuenti in regime fiscale di vantaggio (9,8%).

Le tipologie di reddito maggiormente dichiarate che partecipano alla formazione del reddito complessivo sono quelle
relative al lavoro dipendente (50,9% del reddito complessivo in termini di ammontare) e alle pensioni (33,1%). Il reddito da lavoro autonomo concorre per il 3,7%, il reddito di spettanza dell’imprenditore in contabilità semplificata per il 3,6% e infine il reddito di spettanza dell’imprenditore in contabilità ordinaria per lo 0,6%. I lavoratori dipendenti rappresentano circa la metà dei percettori di reddito (524.349 dipendenti su 1.068.589 contribuenti pari al 49,1%, sostanzialmente in linea con il 49,9% del Paese complessivamente inteso), i pensionati
rappresentano il 36,7% (36,5% per l’Italia), mentre i titolari di partita IVA rappresentano il 10,02% (9,4% per l’Italia).

Anche in Sardegna, cosi come nel resto del Paese, sono i lavoratori autonomi a dichiarare il reddito medio più elevato, pari a 29.044 euro (18 punti percentuali in meno rispetto alla media nazionale), seguono le ditte individuali in contabilità ordinaria con 25.488 euro (12 punti in meno rispetto alla media nazionale), i lavoratori dipendenti con 17.584 euro, i pensionati con 15.296 euro (6 punti in meno rispetto al valore medio nazionale) e infine le ditte in contabilità semplificata con 14.421 euro (13 punti in meno rispetto alla media nazionale).

Come già emerso nel rapporto Svimez, in Sardegna, nel 2014, le famiglie in condizioni di povertà relativa sono il 15,1% del totale delle famiglie residenti. L’aggiornamento dei dati sul fenomeno, sulla base di quelli raccolti dall’Istat con l’Indagine sulle spese delle famiglie che ha sostituito dal mese di luglio la precedente rilevazione sui consumi, è stato pubblicato oggi sul sito tematico della Regione, Sardegna Statistiche. Nonostante il valore dell’Isola si discosti di quasi cinque punti dalla media nazionale (10,3%), risulta comunque tra i più bassi del Mezzogiorno subito dopo l’Abruzzo (12,7%) e in linea rispetto al dato del 2013 ricostruito con i dati della nuova indagine.

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