Hotel e viaggi, raffica di cancellazioni. “La paura fa più danni del coronavirus”

La paura anticipa il coronavirus e mette in ginocchio il turismo. In Sardegna ad oggi non risulta un solo caso di contagio ma ogni giorno i telefoni e le mail di agenzie di viaggi e alberghi sono intasati da richieste di cancellazioni. Arrivano a decine e riguardano anche la semplice biglietteria. Ad essere più colpite le aziende specializzate nell’organizzazione delle gite scolastiche: da quando domenica un decreto del Consiglio dei ministri ha bloccato i viaggi delle scolaresche, nell’Isola c’è stata un’escalation di disdette.

La conferma arriva dalla Fiavet Sardegna (Federazione italiana associazioni imprese di viaggi e turismo): “La situazione ci ha colto di sorpresa – esordisce il presidente regionale Gian Mario Pileri -, il comparto si è ritrovato in estrema difficoltà. Le agenzie di viaggi si sono viste cancellare centinaia di prenotazioni semplicemente con una Pec. Per loro è un danno gravissimo perché hanno già prenotato alberghi e voli e ora dovranno intentare cause legali per riavere indietro i soldi. Non tutte le compagnie aeree infatti, parlo di quelle che hanno sede fuori dall’Italia, sono disposte a rimborsare i biglietti. Questa paura del coronavirus – conclude – è una follia che sta minando un intero settore economico fondamentale già messo in difficoltà dal disastro di Air Italy e della continuità territoriale. L’allarme va ridimensionato, la mortalità del coronavirus è bassissima e colpisce persone che avevano patologie pregresse”.

Da un angolo all’altro della Sardegna la situazione non cambia. “Stiamo buttando mesi di lavoro – spiega Carla Zurru dell’agenzia Le mille e una notte viaggi  di Cagliari -, abbiamo lavorato in anticipo ed eravamo abbastanza contenti. Però i clienti ora stanno annullando sia i viaggi prenotati da tempo sia i semplici biglietti di navi e aerei con partenze ad aprile. Abbiamo costi da sostenere che vanno dal personale agli anticipi che abbiamo già fatto ai tour operator. Noi stiamo cercando in tutti i modi di tutelare e confortare i passeggeri ma la paura è troppa e ingiustificata. Mi rendo conto che si debbano prendere precauzioni ma la distorsione della reale situazione sta facendo danni”.

A Lanusei, Ogliastra, l’agenzia Aquila Bianca lavora soprattutto con le gite scolastiche. Per questo la paura del virus Covid-19 e le misure prese dal Governo rischiano di creare danni ben più gravi. “Per noi sarà una mazzata veramente dura – ammette Andrea Franceschi -. Abbiamo anticipato parte dei costi dei numerosi viaggi prenotati: ad oggi il Governo ha detto che dovranno essere rimborsati, si sono dimenticati però che le compagnie low cost non accettano il rimborso se non per specifiche ragioni. Le compagnie aeree dovrebbero essere obbligate. Stiamo parlando di una contraddizione di fondo enorme: a queste condizioni noi il 10 aprile chiudiamo e andiamo in fallimento. In agenzia lavorano nove persone, nove famiglie che si ritroveranno a casa se questo decreto non viene modificato”. Alla preoccupazione poi si aggiunge la rabbia: “La situazione è sfuggita di mano anche a chi ha il compito di divulgare le informazioni  – dice Daniela Pintus della Planet Viaggi di Carbonia – Si è parlato di questo virus in maniera esagerata senza conoscere la reale situazione, il risultato è che le persone arrivano in agenzia con informazioni distorte e noi ne paghiamo le conseguenze. Se le procedure vengono rispettate e i controlli negli aeroporti ci sono di cosa parliamo? I clienti pensano che noi li stiamo mandando a morire. Una follia”.

La corsa alle cancellazioni colpisce anche gli alberghi sardi. Per arginare le ricadute economiche il presidente della Confcommercio Sud Sardegna, Alberto Bertolotti, ha scritto una lettera aperta alla banche chiedendo in particolare la sospensione delle rate di mutui e finanziamenti e il posticipo al 30 settembre degli interessi che dovrebbero essere riscossi entro il 30 marzo. “È solo una questione di tempo ma presto l’epidemia di coronavirus, con l’infodemia e la paranoia sociale che la accompagneranno, si affaccerà anche in Sardegna – scrive Bertolotti-. Gli alberghi segnano un preoccupante aumento di cancellazioni delle prenotazioni già registrate, aggiungendo danno al danno creato dall’incertezza sulla nota vicenda della continuità territoriale. Stesso discorso per  le attività di ristorazione ed i locali di intrattenimento”. [Foto: un’agenzia di viaggi]

Andrea Deidda
andrea.deidda@sardiniapost.it

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