Il crollo improvviso delle temperature sta causando danni ingenti alla produzione vitivinicola della Gallura. La stima della Coldiretti parla di un migliaio di ettari di superficie coltivata a vite colpiti dal gelo. Negli ultimi giorni, nelle campagne del nord Sardegna, si è registrata un’escursione termica di circa 20 gradi, con gelate notturne che hanno bruciato i germogli della vite già sbocciati a causa dell’anticipo del ciclo vegetativo dovuto al grande caldo della settimana che ha preceduto la Pasqua.
L’area più colpita è stata quella di Berchidda ma lo stesso problema è stato avvertito a Olbia, Loiri, Monti, Calangianus e Telti. La preoccupazione degli imprenditori vitivinicoli è che lo stesso fenomeno si possa ripetere anche stanotte e venerdì notte, compromettendo così gran parte della produzione. “Le gelate primaverili sono molto pericolose perché quando la temperatura scende di qualche grado sotto lo zero le gemme delle vigne cadono e viene compromessa la produzione di uva”, spiega il presidente di Coldiretti Gallura, Gianbattista Manduco. “Ci troviamo di fronte – aggiunge il direttore dell’organizzazione Ermanno Mazzetti – all’ennesima bizza di un clima sempre più instabile”. La siccità dei mesi scorsi, denuncia ancora Coldiretti, ha già compromesso il comparto zootecnico del nord Sardegna: oltre al calo nella produzione del latte, infatti, gli imprenditori agricoli galluresi fanno fatica a trovare il foraggio per il bestiame.