Fase 2, la protesta dei lavoratori edili: “Ancora ferma la cassa integrazione”

Il lavoratori del settore edile si aggiungono al coro di chi ha subito un duro contraccolpo economico a causa del lockdown da coronavirus. Allo stop di tre mesi si aggiunge il fatto che “la cassa integrazione, anche per i lavoratori di questo settore, non si vede. Fra poco saremo a giugno e ancora tanti non hanno percepito neanche la mensilità di marzo“, denunciano i segretari provinciali Gianni Olla (Feneal Uil), Marco Ambu (Filca Cisl) ed Erika Collu(Fillea Cgil). A finire nel mirino è l’Inps accusata di “incapacità di soddisfare le legittime aspettative dei lavoratori e delle loro famiglie”.

I sindacati chiedono procedure più veloci: “In questi casi di assoluta emergenza – spiegano – l’eccessiva burocrazia pregiudica il soddisfacimento di un bisogno primario dei lavoratori. Quello di avere un paracadute sociale, rappresentato dalla cig, in tempi certi. Per questo motivo, consci della lentezza della macchina amministrativa dell‘Inps avevamo chiesto la possibilità di procedure più snelle. Nonostante le rassicurazioni non siamo stati ascoltati e ad essere penalizzati sono stati i lavoratori”.

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