Ex Alcoa, appello sindacati a Regione: “Incontro per ammortizzatori sociali”

Riparte la mobilitazione dei lavoratori ex Alcoa di Portovesme, la fabbrica di alluminio primario ferma dal 2012 e acquisita lo scorso anno dalla svizzera Sider Alloys. Primo punto della campagna di sensibilizzazione portata avanti dai lavoratori (licenziati dall’Alcoa ma non assunti da Sider Alloys), un incontro con il presidente della Regione e l’assessore regionale del Lavoro per la questione ammortizzatori sociali ed energia.

La richiesta è stata annunciata nel corso dell’assemblea generale degli ex lavoratori (oggi in mobilità in deroga) convocata a Carbonia. Un vertice, come rimarca Renato Tocco della Uil “necessario per fare il punto sullo stato della vertenza, anche alla luce dell’incontro che si è svolto la settimana scorsa a Roma”. All’attenzione dei lavoratori la procedura attivata per il pagamento degli ammortizzatori sociali. “Stiamo chiedendo di poter incontrare al più presto l’assessore Zedda – argomenta Tocco – perché prima dell’erogazione devono essere portati a termine altri passaggi, sia al Mef sia alla Regione”.

Non solo, tra gli argomenti che i rappresentanti dei lavoratori intendono portare all’attenzione dell’esecutivo regionale, anche la questione energetica, ossia il contratto di fornitura di energia necessaria per consentire il riavvio e funzionamento degli impianti. “Deve essere definito il contratto e siglato l’accordo bilaterale con il fornitore – dice Bruno Usai della Fiom – ed è necessario che la Regione faccia la sua parte sostenendo la vertenza anche sui tavoli nazionali”. Intanto nello stabilimento di Portovesme, che sino alla fermata degli impianti (nel 2012) produceva circa 155mila tonnellate annue di alluminio primario, vanno avanti le attività propedeutiche per il riavvio degli impianti.

[Nella foto la recente protesta a Roma]

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