Energia, la Sardegna pensa al futuro: l’obiettivo è ridurre i costi per i cittadini

Dare certezze al sistema economico e produttivo della Sardegna sui due pilastri fondamentali del futuro energetico dell’Isola: la certezza degli approvvigionamenti e l’abbattimento del costo dell’energia per le famiglie e le imprese, che consenta ai sardi di superare il gap che costringe loro a pagare l’energia mediamente il 30 per cento in più rispetto agli altri italiani. È questo l’obiettivo ribadito dal presidente della Regione,  Christian Solinas, che ieri ha riunito, insieme al ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, e all’assessora regionale all’Industria, Anita Pili, gli operatori coinvolti e interessati alle politiche di rinnovamento energetico nell’Isola: Arera, Rse, Enel, Terna, Ep, Snam, Saras, Italgas. “Un incontro necessario – spiega Solinas – per fare chiarezza sulle strategie che cambieranno il volto delle politiche energetiche in Sardegna nei prossimi decenni.

Ferma restando la scadenza del 2025 per l’addio definitivo al carbone, occorre oggi fare sintesi delle proposte industriali in campo e scegliere, sulla base delle esigenze emerse in questi ultimi anni e tenendo conto delle indicazioni e delle disponibilità degli operatori, quali strumenti adottare per garantire la piena autosufficienza della Sardegna, minori costi per i cittadini e le imprese, abbattimento delle tariffe per le industrie. Puntiamo ad una Sardegna sempre più green – prosegue Solinas – e guardiamo con fiducia allo sviluppo delle rinnovabili e all’idrogeno, ha detto il presidente, ma trattandosi di orizzonti ancora non immediati, occorre oggi una soluzione di transizione, il cui esempio è rappresentato dal gnl che le navi gasiere portano in Sardegna, in quantità ancora limitata. La realizzazione della pipe line, con hub a Portorres, Oristano e sud Sardegna (Portovesme o area vasta di Cagliari) procede rapidamente, con investimenti per 400 milioni. La rete di 110 km è già realizzata per il 90% del totale e serve 17 bacini, e si prevede entro la fine del 2021 la riconversione per il gnl”.

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