Nei primi sei mesi del 2018 il credito per l’acquisto di abitazioni è cresciuto del 23 per cento, ma resta sottodimensionato sui mutui per comprare altri tipi di immobili: ammontano infatti a 1,2 miliardi le erogazioni su base annua per le case contro i 100 milioni per l’acquisto di locali non residenziali. Si contrae anche la dinamica dei finanziamenti per la costruzione di nuovi immobili: il livello è pari al 20% rispetto al periodo di massima espansione (2007): per finanziare nuovi fabbricati non residenziali sono stati stanziati 250 milioni, poco più di 100 per nuovi investimenti nel settore abitativo. È quanto emerge dall’ultimo report della Cna Sardegna sull’andamento dell’offerta di credito a lungo termine. Il confronto regionale colloca la Sardegna tra i territori più dinamici, ma solo per finanziamenti per l’acquisto di abitazioni (1/o posto).
“In una fase in cui il mercato delle costruzioni regionale stenta a ripartire, il credito sta sostenendo la vivacità del mercato immobiliare residenziale – commentano Francesco Porcu e Antonello Mascia, rispettivamente segretario regionale della Cna Sardegna e presidente di Cna Costruzioni -. Lasciano invece meno tranquilli i dati relativi ai fabbricati non residenziali, soprattutto dal lato acquisti: dopo il bilancio positivo del 2017, infatti, nel primo semestre dell’anno l’offerta di credito ha segnato una nuova flessione, appiattendosi su livelli modestissimi rispetto al picco del 2007. I segnali provenienti dal credito sono quindi bivalenti – aggiungono Porcu e Mascia -: da un lato, riflettono la ripresa in atto nel mercato abitativo favorito da un livello dei prezzi ai minimi storici e da tassi di interesse ancora bassissimi; dall’altro, indicano un’offerta di credito che si riduce per l’acquisto di immobili non-residenziali, come uffici, spazi commerciali e capannoni”.