Non c’è scritto solo il nome di Gavino Docche sul registro degli indagati per bancarotta fraudolenta: il nuovo filone d’inchiesta intorno al crac del Geovillage, il mega resort di Olbia con impianti sportivi, vede sotto accusa anche due familiari e altrettanti professionisti.
Le persone indagate sono Fabio Docche, figlio di Gavino, la moglie Anna Costaggiu, e i commercialisti Gianluigi Puggioni e Salvatore Biancu. Oggi, intanto, nel carcere di Bancali dove l’imprenditore-ingegnere è rinchiuso dall’altro giorno, è atteso l’interrogatorio di garanzia davanti alla gip Caterina Interlandi che dovrà confermare (o meno) la permanenza di Docche in carcere. La giudice per le indagini preliminari sentirà il patron del Geovillage nel tribunale di Tempio Pausania, non nel penitenziario di Sassari.
La bancarotta fraudolenta di cui l’imprenditore è accusato ruota intorno al fallimento di quattro società che dal 2002 al 2020 hanno gestito il resort turistico-sportivo creando un buco da 158 milioni di euro, di cui 43 sono un debito con l’erario (qui tutti i dettagli).
Docche è difeso dagli avvocati Pietro Carzedda, Gianluca Tognozzi e Danilo Romagnino. L’inchiesta sulla presunta bancarotta fraudolenta è portata avanti dalle Fiamme gialle di Olbia guidate dal capitano Carlo Lazzari.