Covid-19, Pasqua amara dei pasticceri: “Ci saranno perdite per oltre 15 milioni”

Merce che deperisce e ordini annullati: è questa la situazione di crisi per i pasticceri artigiani dell’Isola, costretti a una Pasqua con il segno ‘meno’ e una previsione di perdite per oltre quindici milioni di euro. Un settore in cui sta montando la protesta da parte delle 774 imprese che danno lavoro a quasi duemila persone: “Siamo discriminati e in ginocchio – dicono – fateci lavorare”. Il problema è stato sollevato dalla Confartigianato Sardegna che ha deciso di rivolgersi al ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli. Nel mirino ci sono le interpretazioni assurde del decreto che rende difficile la vendita dei prodotti con la conseguenza che quintali di cioccolato deperiscono nei depositi, tonnellate di farina e zucchero inutilizzabili, migliaia di uova rispedite al mittente, ettolitri di latte da smaltire ma anche impastatrici ferme, ordini annullati e personale in cassa integrazione o, se va bene, in ferie forzate.

Un report elaborato dall’Ufficio studi di Confartigianato evidenzia come la vendita diretta della pasticceria artigianale sia stata colpita dalla serrata a vantaggio dei prodotti venduti attraverso il canale della distribuzione commerciale: “Siamo i primi a rispettare le regole per difendere la salute dei cittadini – afferma Antonio Matzutzi, presidente di Confartigianato Sardegna – ma non accettiamo un’interpretazione della norma che si traduce in una palese e assurda penalizzazione delle nostre produzioni a vantaggio di altre tipologie di prodotti di pasticceria. Così si colpiscono le nostre aziende e si nega libertà di scelta ai consumatori”.

Al settore, infatti, nell’Isola come nel resto d’Italia, oltre alla vendita, è stata vietata soprattutto produzione dei prodotti; secondo un’interpretazione governativa del Dpcm dell’11 marzo 2020, in materia di contenimento dell’emergenza Covid-19, le imprese artigiane di pasticceria, obbligate alla chiusura, non possono vendere i loro prodotti nemmeno attraverso la modalità di asporto che è consentita invece ad altre attività, mentre è consentita la consegna a domicilio.

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