Continuità, Solinas sbarca a Bruxelles. Ma l’addio di Air Italy complica tutto

In Sardegna c’è una data segnata in rosso: politici, operatori turistici, sindacati, associazioni e cittadini a cui spetta il diritto alla mobilità, hanno fatto tutti un cerchietto sul 16 aprile. Perché dopo quella data non ci sono certezze sul trasporto aereo e le previsioni che si susseguono in questi giorni risultano in certi casi molto preoccupanti. Per questo motivo l‘appuntamento di oggi a Bruxelles, al cospetto della Commissione Ue che si occupa di trasporti, assume un significato quasi da ultima spiaggia. A incontrare la direzione generale dell’organismo europeo sarà il presidente della Regione, Christian Solinas, già in Belgio per partecipare alla seduta di insediamento del Comitato delle Regioni. Il piccolo giallo maturato attorno all’appuntamento del governatore è stato risolto ieri sera dallo stesso presidente che ha confermato l’incontro con l’obiettivo di “dare tutti gli elementi perché la Commissione possa decidere rapidamente”. Si attende, dunque, un passo in avanti per riuscire a ottenere la proroga ed evitare di affrontare la stagione estiva in balia dell’incertezza. A complicare la situazione c’è la liquidazione di Air Italy, decisa ieri dagli azionisti di Air ItalyAlisarda e Qatar Airways a causa “delle persistenti e strutturali condizioni di difficoltà del mercato”.

Il primo effetto è che dal 17 aprile non è possibile acquistare biglietti per Roma e Milano. Se non dovesse esserci una proroga l’effetto potrebbe essere che su queste tratte il costo del biglietto sarebbe a discrezione della compagnia che le copre. Non solo, ci sarebbe l’ipotesi di entrare in regime di libero mercato ma a causa di questa situazione di limbo non è possibile avere previsioni di quando i biglietti potranno essere rimessi in vendita. Inoltre, nell’eventualità che venga sancito il libero mercato ci sono tempi tecnici di cui avrebbero bisogno altre compagnie, se fossero interessate a coprire le tratte, per spostare i velivoli sugli aeroporti. Il problema è che bisogna vedere se i vettori hanno i mezzi a disposizione per garantire le frequenze senza togliere voli su altre rotte per cui i biglietti sono stati venduti. Una situazione che presenta numerose incognite che penalizzerebbero la Sardegna e i sardi costretti a tornare indietro nel tempo quando viaggiare in aereo era una cosa per pochi eletti.

Ed è proprio su questo aspetto che Solinas vuole impostare la strategia nella trattativa che, nei giorni scorsi è stata condizionata dal gelo tra Regione e Commissione, fatto di smentite, attacchi e prese di distanza. Dunque, se per ora “l’unica certezza è che non possiamo permetterci d’interrompere la continuità territoriale dal 17 aprile – sottolinea Solinas – ma anche noi dovremo trarre le conseguenze e adottare le nostre decisioni”. Tutta la trattativa dovrà essere condotta cercando canali di distensione, tanto che la Regione “ha manifestato la propria volontà di venire incontro ad alcune questioni sollevate dalle direzioni generali di Bruxelles”, ha sottolineato Solinas che da un lato cerca anche il supporto del Governo e dall’altro cerca di fare scudo agli attacchi e spegnere le polemiche e le “strumentalizzazioni politiche”.

Lo scontro nei giorni scorsi c’è stato e anche aspro, soprattutto da parte dell’opposizione in Consiglio regionale che ha accusato la Giunta di aver fallito completamente nella gestione della partita, tanto da ipotizzare la fine anticipata della legislatura. Non solo, alcuni rappresentanti dei partiti del centrosinistra assieme ai colleghi del Movimento 5 stelle, hanno condotto un’azione parallela, iniziata con un incontro con i capigruppo del Senato e che continuerà giovedì con una riunione assieme alla ministra dei Trasporti, Paola De Micheli. L’obiettivo ufficiale è avere informazioni più dettagliate su quanto sta accadendo, ma questa azione inconsueta dal punto di vista istituzionale è il segnale che l’unità richiamata da più parti è, almeno per ora, un’ipotesi remota. Ma se è vero che il tema ha funzionato da corroborante per lo scontro, c’è da dire che non è soltanto l’ambiente politico a vivere in tensione questa situazione. Operatori turistici, albergatori, associazioni e sindacati, stanno monitorando la situazione ognuno per il proprio ambito.

La liquidazione di Air Italy che garantiva i voli in Continuità da Olbia è un altro macigno che rende la trattativa ancora più complicata. Significa che oltre il rischio di creare nuovi disoccupati in Sardegna (sono poco più di 500 i lavoratori coinvolti) bisogna cercare una compagnia che sia disponibile ad assumersi gli oneri anche sulla base gallurese. La compagnia ha fatto sapere che i voli saranno garantiti sino al 25 febbraio negli stessi orari stabiliti e poi “tutti i voli Air Italy saranno coperti da altri vettori agli orari e nei giorni previsti,  tutti i passeggeri che hanno prenotato voli in partenza o in arrivo in date successive al 25 febbraio saranno riprotetti o rimborsati integralmente”.

Matteo Sau

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