Coldiretti, prosegue la campagna contro il cibo in provetta: oltre 200mila firme

Sono già oltre 200mila le firme raccolte in tutta Italia, circa 10mila in Sardegna, dalla mobilitazione della Coldiretti per promuovere una legge che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico in Italia. Lo ha annunciato questa mattina il segretario generale della Coldiretti, Vincenzo Gesmundo, in occasione del XX Forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione a Roma.

All’incontro, presenti per la Sardegna il presidente e il direttore di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu e Luca Saba. Gesmundo ha detto che si tratta di una corsa contro il tempo per la presentazione delle firme da depositare al Ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida, poiché già ad inizio 2023 potrebbero essere introdotte a livello Ue le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio.

Un successo, quello della campagna firme, che conferma la forte opposizione degli italiani ai cibi artificiali: secondo il Censis, vengono nettamente rifiutati dall’84 per cento degli italiani, che prediligono quelli coltivati in agricoltura. Il no al cibo sintetico è preponderante per classi di età, titolo di studio, genere, area territoriale di residenza, livello di reddito.

La contrarietà è dunque trasversale, come dimostrano le firme raccolte nell’ambito dell’iniziativa di Coldiretti, Campagna Amica, World farmers markets coalition, World farmers organization, Farm Europe e Filiera Italia. Insieme al premier Giorgia Meloni e al Ministro dell’Agricoltura hanno firmato Ministri e Sottosegretari, Parlamentari nazionali ed europei, Sindaci, personalità della cultura dello sport e dello spettacolo, rappresentanti istituzionali di Regioni e Province, imprenditori e numerosi Vescovi.

“Una mobilitazione che vede anche la nostra regione in prima fila e che stiamo portando avanti con tantissimi alleati – afferma Battista Cualbu –. Le diecimila firme raccolte in pochi giorni vedono l’adesione del mondo istituzionale, associazionistico, culturale e dello spettacolo. Si può ancora aderire e firmare la petizione nei mercati di Campagna Amica e nei nostri uffici”.

Gli investimenti nel campo del cibo sintetico stanno crescendo molto, sostenuti da diversi protagonisti del settore hi tech e della nuova finanza mondiale, da Bill Gates (fondatore di Microsoft) a Eric Schmidt (cofondatore di Google), ancora Peter Thiel (co-fondatore di PayPal), Marc Andreessen (fondatore di Netscape), Jerry Yang (co-fondatore di Yahoo!) e Vinod Khosla (Sun Microsystems). L’esempio più lampante è quello della carne artificiale per la quale solo nel 2021 sono stati raccolti 1,4 miliardi di dollari, con una crescita del 23mila per cento rispetto al 2016.

Per quanto riguarda la “carne” da laboratorio la verità che non viene pubblicizzata è che non è carne ma un prodotto sintetico e ingegnerizzato, non salva l’ambiente perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali, non aiuta la salute perché non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare, non è accessibile a tutti poiché è nelle mani delle grandi multinazionali.

“Le bugie sul cibo in provetta confermano che c’è una precisa strategia delle multinazionali che con abili operazioni di marketing puntano a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione”, afferma il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, nel sottolineare che “siamo pronti a dare battaglia poiché quello del cibo Frankenstein è un futuro da cui non ci faremo mangiare”.

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