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Csl-Cesil, 360 lavoratori ostaggio di Regione e Province. Sindacati: “Subito un tavolo per sbloccare la situazione”

“La campagna elettorale offusca la vertenza dei Servizi per l’impiego: 360 lavoratori, quasi ancora tutti senza proroga dei contratti, sono prigionieri di un rimpallo tra Giunta regionale e Province”, così il segretario della Cisl Davide Paderi proprio mentre una delegazione di operatori prosegue il presidio davanti alla sede della Regione in viale Trento.

“La Cisl Fp Sardegna giudica molto grave e penalizzante, per il blocco dei servizi e gli operatori ancora senza lavoro, il comportamento della Giunta regionale e delle Province sulla vertenza dei servizi per l’impiego Cesil e Csl – ha spiegato, in una nota -. Promettere soluzioni senza dire come realizzare il percorso non è un messaggio responsabile della Giunta Regionale, così come l’arroccamento delle Province su posizioni rigide e non flessibili (come fatto responsabilmente dalla Provincia di Nuoro) non ha sbloccato la situazione, favorita dalle recenti leggi regionali e direttive nazionali. Serve nelle prossime ore la convocazione del tavolo regionale che la Giunta ha annunciato”.

Sempre secondo il sindacato “la Giunta Regionale deve accompagnare il percorso di ripresa del servizio e dei contratti assolutamente nei prossimi giorni e non andare oltre, dando un segnale di chiarezza su cosa vuole fare rispetto alla riforma, sugli operatori e l’assetto istituzionale. La Cisl è pronta a dare il suo contributo e valutare ogni soluzione che si deve trovare subito e con la partecipazione di tutti i soggetti sindacali e istituzionali”.

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