Carbosulcis, il Consiglio sblocca 10 milioni per la miniera e per 500 stipendi

Via libera del Consiglio Regionale a una legge che garantisca con 10 milioni di euro di residui la messa in sicurezza della miniera della Carbosulcis a Nuraxi Figus, assicurando il pagamento di circa 500 stipendi. Dopo l’infrazione aperta dell’Unione Europea nel novembre 2012, le risorse erano state bloccate e in attesa delle interlocuzioni con l’Europa i capigruppo di maggioranza e opposizione hanno trovato un accordo per portare subito in Aula il testo di legge che tiene in vita il sito.

Il Pd si è spaccato, con il consigliere Giuseppe Cuccu che ha puntato il dito contro il sostegno alla legge del suo capogruppo Giampaolo Diana. Il presidente della commissione Industria, Alberto Randazzo, ha precisato che la messa in sicurezza è un atto obbligatorio e non è soggetta all’infrazione dell’Ue. “Ma se è obbligatoria – ha attaccato Gian Valerio Sanna, Pd – perché ci chiedete una legge?”.

 

Il leader del Psd’Az, Giacomo Sanna, ha spiegato che “questi soldi servono a pagare gli stipendi e certificano il fallimento di questa politica, ma da questo momento non mi troverete più a disposizione per queste operazioni”. Giulio Steri, capogruppo Udc, ha annunciato il voto favorevole del gruppo ma solo “per vincolo di maggioranza, non voteremo più norme in cui si parla di residui”. Astensione del capogruppo dell’Idv, Adriano Salis.

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