Cagliari, Primo maggio senza la Fiera: “Adesso arrivano cinque licenziamenti”

“Anziché inaugurare la Fiera campionaria il 29 aprile il Centro servizi per le imprese della Camera di commercio di Cagliari ha dichiarato l’intenzione di procedere al licenziamento di cinque operai“. Protestano i sindacati per l’agonia della Fiera di Cagliari che il primo maggio è smepre stata presa d’assalto dai visitatori arrivati in città per vedere Sant’Efisio. “Da anni Il centro servizi per le imprese (e, prima dell’incorporazione, l’ente Fiera) costituisce un nervo scoperto di una gestione palesemente inadeguata, non è scevra di responsabilità la stessa Camera di commercio di Cagliari – attaccano Nella Milazzo, Giuseppe Atzori e Cristiano Ardau, segretari generali di Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uil-Tucs -. Un lento declino dell’Azienda speciale che non ha saputo trovare una seconda giovinezza. Per anni abbiamo chiesto un rilancio dell’azienda rendendoci disponibili a sottoscrivere accordi di flessibilità, congelamenti della contrattazione integrativa, formazione sul personale a fronte di una richiesta di un serio piano di rilancio”.

Le trattative non sono andate a buon fine e la decadenza avanza. “Ma oltre a un valzer di presidenti e direttori non si è registrato nulla di apprezzabile, solo una gestione che con piani triennali di rilancio teorici, ha decretato prima la morte della Fiera campionaria e con essa tutti gli eventi fieristici – continuano i sindacalisti, che chiedono un confronto dal 2013 -. Che si debba metter mano all’Azienda speciale e al quartiere fieristico è chiaro a tutti, ma i lavoratori non devono pagare lo scotto più caro. Non staremo con le mani in mano a fare solo i notai e gestire i licenziamenti causati da altri per assoluta inadeguatezza politica. Il territorio paga da troppo tempo nuovi poveri”.

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