Alco-Klesch, cauti i sindacati nazionali. Oggi assemblea dei lavoratori

La trattativa per la cessione dello stabilimento Alcoa al gruppo svizzero Klesch sta andando avanti e questo suscita ottimismo. Ma le segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm preferiscono la strada della prudenza. E definiscono “interlocutorio” l”incontro che si è tenuto ieri al Ministero per lo sviluppo economico. Intanto stamani a Portovesme si terra un’assemblea generale dei lavoratori

“E’ necessario che il Governo porti avanti una verifica ravvicinata sullo stato di avanzamento della trattativa tra Alcoa e Klesch”, dicono Roberto Forresu e Rosario Rappa della Fiom. I due sindacalisti puntano il dito sull’accordo quadro del 6 febbraio 2013 sulla cassa integrazione per le imprese d’appalto dell’Alcoa chiedendone “il rispetto e l’applicazione”. Infine sottolineano la necessità che venga data piena applicazione alle linee guida del Piano Sulcis.

Decisamente più ottimistico il giudizio della FIM Cisl nelle persone dei segretari Bentivogli e Pasotti che vedono Alcoa e Klesch “ mai così vicine per dare un futuro ai ragazzi del Sulcis“.

Restano comunque aperte diverse questioni, in particolare quelle sulle garanzie reciproche, sulla copertura dei rischi connessi all’avviamento degli impianti e, infine, sui costi dell’energia. Quest’ultimo nodo potrebbe considerarsi risolto con un impegno di almeno 9 anni durante i quali il costo sarebbe equivalente a quello dei concorrenti europei, cioè circa 35 euro a MW/h, utilizzando diversi strumenti, quali ad esempio la superinterrompibilità. Bentivogli e Pasotti fanno notare che “andando a buon fine tutte le questioni tecniche e finanziarie, si aprirebbe poi il confronto con le organizzazioni sindacali sul piano industriale di medio e lungo periodo che è giudicato dalla Klesch un passo necessario per definire l’acquisizione dell’impianto”.

Per Guglielmo Gambardella della Uilm nazionale “i nodi da sciogliere sono il prezzo di cessione degli impianti ma soprattutto avere le garanzie che il gruppo Klesch investa l’intera somma dell’operazione a Portovesme evitando manovre speculative”.
Infine, secondo il sindacalista, “l’intesa si chiuderà solo se ci sarà un accordo con le organizzazioni sindacali sugli aspetti occupazionali. I sindacati infatti hanno preteso la presentazione di un piano industriale. Come Uilm abbiamo sollecitato il governo a dare attuazione al protocollo di novembre sul piano Sulcis che sarà importante per dare risposte sull’indotto di Alcoa”. “Ci riserviamo di dare un giudizio – conclude Gambardella – perché è tutto da verificare. Ci sono ancora troppi elementi da chiarire”.

Carlo Martinelli

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share