Al Porto canale qualcosa si muove: Gruppo Onorato conferma interesse

Qualcosa si muove al Porto canale di Cagliari. Il Gruppo Onorato ha confermato “l’interesse per il rilancio” dello scalo industriale. Lo ha annunciato oggi il manager Matteo Savelli, amministratore delegato di Toremar, una delle società che fa capo agli armatori napoletani. Savelli è intervenuto nel corso del convegno ‘Golfo degli angeli, non dei fantasmi’, organizzato dalla Federagenti, presieduta in Sardegna da Giancarlo Acciaro. È stata una mattina di confronto (nella foto) tra i portatori di interesse che gravitano intorno ai porti, sia quelli merci che i commerciali: al tavolo gli imprenditori per la parte privata e le istituzioni sul fronte pubblico.

Dunque il futuro del Porto canale passa per il Gruppo Onorato. “Siamo interessati – ha detto l’Ad – a fare la nostra parte; confermiamo di essere disposti a lavorare per sviluppare nuovi traffici e vogliamo poterlo fare insieme all’Autorità portuale e alla Regione”. Al convegno di Federagenti avrebbe dovuto partecipare anche il governatore Christian Solinas, ma è rimasto bloccato a Roma dallo sciopero del trasporto aereo. Il presidente è intervenuto in videoconferenza. “Apprezzo l’interesse manifestato dagli operatori interessati al rilancio del Porto canale – ha chiarito -. E per questo la Regione è pronta a discutere con l’Autorità di sistema per creare da subito condizioni di attrattività per lo scalo”.

La tavola rotonda di questa mattina l’ha moderata il giornalista e capo ufficio stampa della Regione, Ignazio Artizzu. I lavori li ha aperti Acciaro che ha sollecitato “la necessità di costruire un percorso di condivisione – ha sottolineato il numero uno degli agenti marittimi sardi -. I tempi sono maturi perché si cominci a fare realmente sistema, diversamente è difficile sfruttare a pieno una realtà territoriale strategica come il Porto canale”.

Insomma, un appello al pragmatismo, raccolto nel corso del dibattito dai sindaci di Sarroch e Cagliari, Salvatore Mattana e Paolo Truzzu, che hanno promesso “fatti concreti per sfruttare le eccezionali potenzialità del Golfo degli Angeli, ma serve – hanno detto anche loro – un sistema coeso di imprenditori e istituzioni”. Truzzu ha poi rimarcato il fatto che “circa 550mila navi ogni anno transitano nello spazio marittimo prospiciente Cagliari: riuscire a intercettarne anche solo l’uno per cento, significherebbe avere due cargo in porto tutti i giorni”.

Nel Porto canale c’è però un problema di vincolo paesaggistico, legato alla spiaggia di Giorgino. Che non esiste più da anni, ma l’ostacolo normativo impedisce l’avvio di nuovi investimenti strutturali. “È evidente che va cancellato, se si vuole potenziare l’utilizzo produttivo della più estesa area industriale retroportuale d’Italia”, ha detto Massimo Deiana, presidente dell’Autorità portuale. Sul punto è intervenuto anche Solinas che ha detto: “Bacino di carenaggio e appiattimento dei vincoli e della burocrazia sono le priorità che servono al rilancio di tutti i servizi di cantieristica”. Il capo della Giunta ha poi parlato di rilancio del Porto canale anche in riferimento ad altri asset, come appunto il traffico passeggeri e quello merci. “Nel Golfo di Cagliari abbiamo una risorsa unica rappresentata da un porto storico che ha il vantaggio di avere una città alle spalle, ovvero una opportunità incomparabile per i turisti. Oggi è più che mai necessaria una forte azione di impulso per intercettare i flussi marittimi e convincere le compagnie a fare scalo nel nostro porto”. Una prospettiva su cui ha riflettuto anche Acciaro parlando di “azione pressante per rilanciare il Golfo come hub del Mediterraneo, sia per navi da crociera sia per mega yacht”.

 

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