Air Italy punta il dito contro Alitalia: “Regole modificate, ora indaghi l’Ue”

Rischia di subire un’improvvisa impennata la vicenda di Air Italy, sempre più lontana dai cieli sardi, dopo aver dato l’annuncio di disertare il vertice di Villa Devoto con il presidente della Regione, Christian Solinas e Alitalia. Infatti, la compagnia qatariota punta il dito contro la politica e Alitalia per il mancato accordo sulle rotte da e per Olbia in regime di continuità territoriale aerea e annuncia che è stato dato “incarico per valutare la possibilità di richiedere un risarcimento e verrà chiesto alla Commissione europea di indagare su questa debacle. Non c’è nient’altro che la compagnia possa fare a questo punto”. Questo è l’epilogo della trattativa ormai naufragata, tra l’ex compagnia di bandiera, che oggi vola su Olbia senza compensazioni economiche, e il vettore sardo-qatariota per il quale è sempre più vicino l’addio alla base gallurese e alla Sardegna. Una mossa che ha messo in allarme il mondo politico isolano e lo stesso presidente della Regione che, dopo aver preso atto della rinuncia della compagnia ha ribadito che “le interlocuzioni proseguono con Alitalia che partecipa alla riunione con senso di responsabilità, con la volontà di contribuire ad una positiva soluzione della vicenda”.

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Eppure secondo la versione di Air Italy nella trattative sono venute a mancare alcuni tasselli fondamentali. Il confronto era arrivato, secondo la ricostruzione della compagnia qatariota, ad un accordo quadro “che doveva semplicemente essere firmato dalle parti”. Ma così non è stato: “A poche ore dalla prevista conclusione dell’accordo, Alitalia ha modificato la propria posizione affermando che non fosse più possibile procedere e che desiderava tornare alla proposta originale, ovvero la condivisione delle rotte. Questo era, è e sarà, semplicemente impossibile”.

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Ora si è a un punto di non ritorno. “Sono state mantenute le opzioni per gli aerei in leasing in attesa di una risoluzione, ma sfortunatamente ora tali opzioni verranno rilasciate e tutti i relativi accordi annullati – spiega Air Italy in una nota – A causa di questa situazione mal gestita e della mancanza di una soluzione, trascinata per mesi e ritornata al punto di partenza, il destino dei 500 dipendenti di Air Italy, delle loro famiglie e delle imprese associate in Sardegna dipende dalle decisioni della Regione e del Governo”. E alle istituzioni, l’ex Meridiana chiede “una soluzione adeguata a proteggere sia il reddito degli oltre 500 dipendenti di Air Italy, sia le loro famiglie a Olbia, nonché il contributo economico e sociale che essi apportano all’isola della Sardegna”.

Lo strappo di Air Italy pesa sulla vicenda complessiva della continuità territoriale che impegna il presidente della Regione, Christian Solinas. Durante la riunione del Consiglio regionale, il governatore ha chiarito i motivi delle proprie scelte: “Io non ho ritirato i bandi sulla continuità territoriale alla prima osservazione dell’Unione europea. L’Ue ha piuttosto notificato alla Regione il fatto che quella procedura era oggetto di infrazione e sarebbe stato firmato di lì a poco un provvedimento che, in quanto immediatamente esecutivo, avrebbe coattivamente ritirato i bandi. Questo avrebbe determinato un caos perché all’approssimarsi della stagione turistica non avremmo avuto alcuna continuità territoriale, né la vecchia né la nuova”.

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La continuità territoriale è stato uno dei primi appuntamenti scottanti per il neo governatore tanto che “quando ho fatto il passaggio di consegne con il presidente Pigliaru – ha ricordato – oggetto principale è stato il tema della vertenza con l’Ue sulla continuità territoriale aerea che stava arrivando a un livello di difficile gestione”. Dunque, “la possibilità di ritirare i bandi su Alghero e Cagliari e non su Olbia è dovuta al fatto che mentre nei primi due casi sono state aggiudicate le gare, su Olbia c’è stata un’accettazione senza alcuna compensazione, che certifica il fatto che il mercato non ha bisogno di compensazioni”. Quindi, “ripristinando il vecchio bando che prevedeva invece compensazioni su quelle rotte, avremmo introdotto un argomento di danno erariale”. Ora, ha concluso, “è in atto una contrattazione per cercare di preservare il patto occupazionale sul territorio di Olbia che è la nostra preoccupazione, ma che si dica che la gestione della continuità è un disastro di questa maggioranza è inopportuno”

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