“Da subito abbiamo lavorato affinché si raggiungesse un accordo soddisfacente per dare dignità al lavoro nelle campagne. Il prezzo di acconto a 74 centesimi è un primo elemento di sintesi che punta a portare, a novembre, il prezzo a un livello più elevato e in linea con le aspettative dei pastori, dei trasformatori e della politica sarda”. È il commento del presidente dell’Anci Sardegna, Emiliano Deiana al termine del tavolo riunito alla Prefettura di Sassari in cui è stato trovato l’accordo finale sul prezzo del latte.
“Certo non si è trattato di un accordo raggiunto in 48 ore né che parte da 1 euro al litro, ma è un accordo che fa comprendere che la politica agricola non si fa con la demagogia ma col ragionamento e la pazienza. Oltre il prezzo c’è da costruire – e nell’accordo di oggi si gettano le basi per farlo – una vera filiera che riconosca il valore del lavoro in campagna e nella trasformazione”, scrive ancora Deiana, presente in molte delle riunioni istituzionali sulla vertenza.
L’Anci Sardegna auspica che il lavoro avviato dal tavolo regionale sul comparto ovi-caprino continui a lavorare per arrivare alla definizione dell’accordo di filiera anche con il sostegno positivo delle rappresentanze dei comuni sardi. “Siamo convinti che la questione dei pastori sia la questione centrale per il futuro della Sardegna, una Sardegna abitata nei paesi e nelle campagne e che arrivi una zona franca rurale per rendere vantaggioso vivere e lavorare in agricoltura”, conclude la nota del presidente.