Alcoa, firmato l’accordo. Gli operai escono dalla miniera di Serbariu

Hanno deciso di terminare l’occupazione del pozzo della miniera di Serbariu gli operai delle imprese d’appalto dell’Alcoa di Portovesme.

Hanno preso la decisione dopo che nella tarda serata di ieri è giunta la notizia tanto attesa della firma dell’accordo quadro sulla cassa integrazione per le imprese dell’indotto da parte dei Ministeri dello Sviluppo Economico e quello del Lavoro.

L’occupazione del pozzo della miniera di Serbariu era iniziata il 7 gennaio non senza polemiche a livello sindacale e si è protratta per 39 giorni durante i quali non sono mancati i momenti dai risvolti drammatici come quando uno degli operai, preso da un attacco d’ira e d’ansia, è salito sul traliccio del pozzo minerario minacciando di gettarsi nel vuoto, tentativo fortunatamente rientrato grazie anche all’intervento dei Vigili del Fuoco di Carbonia, delle forze dell’ordine e del 118.

Quando sono risaliti dal pozzo, i tre operai sono stati accolti da una folta schiera di colleghi che hanno sempre dato supporto ai loro colleghi impegnati in questa dura prova per la sopravvivenza. Ma non erano soli gli operai. Ad attenderli anche il presidente della Provincia Tore Cherchi che ha voluto essere presente per comunicare personalmente i termini dell’accordo quadro sulla cassa integrazione e i segretari territoriali di CGIL, CISL e UIL di categoria.

“ E’ un ottimo accordo – ha detto loro Tore Cherchi – ma come tutti gli accordi deve essere seguito e sostenuto nel loro iter procedurale che non è ancora terminato. Occorre infatti attendere ora la ufficializzazione sulla gazzetta ufficiale e il successivo impegno da parte di Italia Lavoro e l’Insar per l’inserimento dei lavoratori nei percorsi formativi di riqualificazione”.

“ La battaglia è stata dura, hanno detto i rappresentanti sindacali, ma alla fine la lotta paga. Hanno fatto loro eco gli operai dicendo: “ ora vogliamo il riavvio della fabbrica e i nostri posti di lavoro “.

Dunque il Piano Sulcis ha ora la propria cabina di regia per la gestione, il recupero e il rilancio del patrimonio industriale del Sulcis e le risorse economiche per dare attuazione concreta ai contenuti del Piano.

I lavoratori dell’indotto dell’Alcoa di Portovesme possono ora attendere con un poco di tranquillità in più che il Piano Sulcis muova i suoi primi passi e che la più grande azienda italiana produttrice di alluminio riapra i battenti.

Carlo Martinelli      

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