Viaggio nel segno di Eros e Thanatos con “Mediterranea” di Bigonzetti

Mediterranea, lo storico spettacolo del coreografo Mauro Bigonzetti approda questo pomeriggio (ore 17), dopo il debutto di venerdì 19 gennaio al Teatro Comunale di Sassari, all’Auditorium del Conservatorio “G. Pierluigi da Palestrina” di Cagliari – in una nuova versione pensata per i Solisti ed il Corpo di Ballo della Compagnia di Daniele Cipriani. L’affascinante coreografia – creata per il Balletto di Toscana nel 1993, rielaborata 15 anni dopo – nel 2008 – per le étoiles e i danzatori del Teatro alla Scala di Milano – è  entrata a far parte dell’immaginario e del repertorio coreutico del Novecento grazie al talento e al carisma di interpreti straordinari e ora rivive sulla scena sotto le insegne del CeDAC per la Stagione di Danza 2017-18 nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna. Un intrigante racconto per quadri in cui si alternano momenti “corali” e virtuosistici pas de deux che esaltano la giovinezza e la forza attraverso l’incontro e lo scontro tra i due protagonisti maschili –  l’Uomo di Terra e l’Uomo di Mare – in un dualismo che riflette la storia delle civiltà fiorite intorno al bacino del Mediterraneo – ideale confine ma anche preziosa via d’acqua per commerci e scambi  nell’alternarsi di guerra e pace. “Mediterranea” di Mauro Bigonzetti apre il cartellone della danza a Sassari e Cagliari: in programma quattro spettacoli tra gennaio e aprile, tra classiche e moderne declinazioni dell’arte di Tersicore. Si prosegue – in febbraio – con “Il mantello di pelle di drago” di Massimiliano Volpini – un’inedita favola interpretata dalle étoiles Sabrina Brazzo e Andrea Volpintesta accanto a Maurizio Licitra e Antonella Albano (rispettivamente solista e prima ballerina del Teatro alla Scala di Milano) con i giovani danzatori del Jas Art Ballet. Sarà poi la volta – in marzo –  del  “Don Chisciotte” – uno dei capolavori della storia della danza, nell’interpretazione del Balletto Nazionale di Sofia e infine – in aprile – spazio a “Rossini Ouvertures” di Mauro Astolfi con i danzatori dello Spellbound Contemporary Ballet.

 

“Mediterranea” di Mauro Bigonzetti, apparsa come una folgorazione, simbolo dell’irrompere e dell’affermarsi della danza italiana nel mondo, scaturisce da una profonda conoscenza di tecniche e stilemi classici, reinterpretati con una sensibilità contemporanea e non senza lirismo e conserva intatta la sua dirompente forza espressiva ed evocativa nel descrivere le complicate dialettiche nei rapporti tra Oriente e Occidente. “Mediterranea”racchiude in sé la summa di una sapienza coreutica frutto di una importante tradizione, intrecciata ad una pluralità di temi di scottante attualità, trasfigurati con potente lirismo in una seducente grammatica di corpi in movimento a ridefinire lo spazio, tra interazioni e contrasti, con intrecci di suoni e visioni, per dar vita a felici alchimie.

Un’opera decisamente contemporanea con salde radici nelle culture dei popoli che si affacciano sul “mare nostrum”, incentrata sull’amplesso “fatale” nel segno di Eros e Thanatos tra due figure emblematiche – l’Uomo di Terra e l’Uomo di Mare – che incarnano i due opposti in un dialogo tra civiltà, tra attrazione e paura dell’ignoto, curiosità e diffidenza, desiderio di conoscenza e difesa della propria identità. Sintesi di una storia millenaria, la pièce di Mauro Bigonzetti traccia un itinerario nel tempo e nelle complesse geografie delle aree che circondano il bacino del Mediterraneo, tra canti dell’esilio e musiche di festa, miti e leggende e memorie storiche, riti sacri e profani. Focus sulla bellezza in un susseguirsi di sequenze vorticose e metriche incalzanti giustapposti a passaggi più distesi, a rappresentare in una narrazione intrigante i diversi stati d’animo. tradotti in sequenze plastiche in costante mutazione, splendide sculture cangianti che compongono quadri in divenire.

Sotto i riflettori Umberto De Santis (Uomo di Terra) e Francesco Moro (Uomo di Mare), Valentina Chiulli e Marco Fagioli (Passo a due Bianco), Andrea Caleffi e Davide Pietroniro (Passo a due Rossi) con i danzatori della Compagnia di Daniele Cipriani – Elisa Aquilani, Benedetta Comandini, Ferdinando De Filippo, Susanna Elviretti, Eleonora Enas, Ilaria Grisanti, Erik Locatelli, Marco Lo Presti, Tomo Muranaka, Valerio Polverari, Mattia Tortora. Impreziosiscono le danze di “Mediterranea” il raffinato disegno luci  di Carlo Cerri e i costumi di Roberto Tirelli, in un gioco di vibrazioni e variazioni cromatiche di gusto quasi pittorico che mette al centro l’armonia dei corpi.

“Mediterranea” è un’opera di grande fascino capace di raccontare le vicissitudini delle genti delle coste e delle regioni dell’interno, di tratteggiare la psicologia e l’indole di personaggi quali sono proiezioni simboliche di civiltà evolutesi nel tempo, portatrici di saperi e valori capaci di interrogarsi sul proprio destino. Una coreografia scritta sui corpi degli interpreti, riplasmata di volta in volta sull’ensemble, su una colonna sonora che comprende pagine di  Wolfgang Amadeus Mozart, György Ligeti e Giovanni Pierluigi da Palestrina accanto a melodie e ritmi “mediterranei”, per cogliere insieme la natura transeunte e fugace dell’esistenza umana e il senso d’immortalità che trascende l’individuo per proiettarsi  in un eterno presente.

Musiche Wolfgang Amadeus Mozart, György Ligeti, Giovanni Pierluigi da Palestrina e musiche delle culture del Mediterraneo

con

Umberto De Santis – Uomo di Terra

Francesco Moro – Uomo di Mare

Valentina Chiulli e Marco Fagioli – Passo a due Bianco

Andrea Caleffi e Davide Pietroniro Passo a due Rosso

e con il Corpo di Ballo della Daniele Cipriani Entertainment

disegno luci Carlo Cerri

costumi Roberto Tirelli

assistente alla coreografia Stefania Di Cosmo

coreografia Mauro Bigonzetti

produzione: Daniele Cipriani Entertainment

Durata 70 minuti

 

 

 

 

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