Una Fondazione per promuovere Nora. Primo obiettivo: “La stele torni a casa”

La gestione dell’area archeologica di Nora, Museo Patroni, Teatro Maria Carta sarà unica: se ne occuperà da oggi la “Fondazione Pula cultura diffusa”, istituita in aula consiliare e partecipata al 100% dal Comune di Pula, località turistica del sud ovest della Sardegna. Ed ha già in mente un primo traguardo: “riportare la stele di Nora a Pula è un obiettivo da raggiungere nell’ambito di una progettualità condivisa col Mibac”, ha detto all’ANSA Franco Sardi, che con Emilia Carta, Salvatore Bellissai, Anna Oppo e Claudio Floris fa parte del Cda della neonata Fondazione. I tre attrattori culturali saranno valorizzati, promossi, conservati, con modelli di gestione snelli e innovativi. “La stele di Nora, blocco in pietra arenaria che riporta una scrittura fenicia arcaica del nono secolo a.C. e dove per la prima volta viene citato il nome della Sardegna, è l’epigrafe più antica della Sardegna, tra le più antiche del Mediterraneo”, sottolinea Michele Guirguis, archeologo dell’Università di Sassari. Esposta e visibile al Museo Archeologico di Cagliari è oggetto di continua attenzione da parte di archeologi e epigrafisti in campo internazionale. Per poter tornare a casa occorre innanzitutto concludere la riqualificazione del museo Patroni, riprogettato insieme alla Soprintendenza per esporre il patrimonio archeologico di Pula e dintorni. Contiamo di aprire la struttura, per il prossimo Sant’Efisio”, aggiunge Sardi.

L’attenzione della Fondazione, dunque, da subito sarà su Nora, gioiello dell’archeologia mondiale con le affascinanti rovine della città Fenicia e poi romana, il teatro che si affaccia sul mare e dove in estate tra La Notte dei Poeti e Nora Jazz si accendono i riflettori sui nomi del panorama internazionale. Saranno realizzate ricostruzioni in 3D del sito e percorsi virtuali anche di archeologia subacquea. “Inserita in uno straordinario contesto paesaggistico registra 75mila presenze annue – sottolinea la sindaca Carla Medau – numeri importanti ma occorre un salto di qualità. La fondazione offre la possibilità di acquisire fondi e altre risorse, con forme più agili di quelle possibili per un ente locale”. Inaugurato con i concerti estivi del Lirico di Cagliari il Teatro Maria Carta necessita di interventi di completamento. “Stiamo programmando le prossime attività in collaborazione col Teatro Lirico e cercando di individuare la compagnia teatrale che potrà stabilirsi in qualità di ‘residenza artistica’ per garantire il funzionamento costante, la produzione di spettacoli e il coinvolgimento della popolazione, creare nuovo pubblico e nuovi professionisti, prestando attenzione alle opportunità insite nella presenza del teatro romano di Nora e nelle relazioni positive tra le due strutture”, conclude Sardi.  Ansa

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