Tango per i 150 anni di Grazia Deledda. Moses Concas tra murales e nuraghi

di Andrea Tramonte

“Varca il mare, e quando ne la fiorita America sei, dì a tutti che l’isola di Sardegna aspetta ancora di essere scoperta e conosciuta”. Aveva 22 anni Grazia Deledda quando scrisse queste parole. L’allora giovanissima scrittrice nuorese – futuro premio Nobel per la letteratura – sembrava augurarsi un ingresso dell’Isola nel mondo. Un viaggio lungo – esemplificato dal riferimento a un luogo lontano come gli Stati Uniti, specie per chi si trovava al centro di un’isola del Mediterraneo abbastanza periferica – portando però con sé le proprie radici: facendole scoprire anche a chi – soprattutto a chi – della “patria mia” non sa ancora niente. Il musicista cagliaritano Moses Concas è partito da qui per realizzare il suo nuovo brano, intitolato America e Sardigna proprio come la poesia della scrittrice. Per realizzarlo l’armonicista – vincitore di Italia’s Got Talent nel 2016 – si è immerso in alcuni scenari potentissimi, come quelli delle testimonianze nuragiche presenti nel Marghine tra rocce millenarie e i colori desaturati della macchia mediterranea. Lo vediamo in giro tra betili e alberi, armonica alla bocca, per suonare una specie di tango sudamericano che si accompagna anche ai suoni contemporanei del beatbox e a quelli tradizionali della launeddas. Un’idea di contaminazione e di viaggio con l’Isola nel cuore. Come nella poesia di Deledda: partire sì, scoprire l’altro da sé, ma facendosi ambasciatori della Sardegna.

 

L’occasione di questo nuovo progetto è stata creata dai ragazzi dell’Agenzia di benessere comunitario ProPositivo che organizzano il Festival della Resilienza a Macomer e nelle aree interne e marginali del centro dell’Isola. L’obiettivo è quello di creare occasioni di confronto e di crescita, di combattere lo spopolamento e la rassegnazione, con gli strumenti dell’arte e della cultura. Il brano è frutto di una lunga collaborazione tra il festival e Moses e uscirà il 26 giugno: una produzione che ha dato vita – spiegano gli organizzatori dell’evento – a una “residenza artistica glocale, fortemente radicata in un territorio ma, al tempo stesso, fondata sul coinvolgimento in presenza e a distanza di artisti da ogni parte del mondo”.

“Un connubio tra tradizione umanistica e innovazione musicale – ha dichiarato invece il musicista -. L’antico dell’armonica, delle launeddas, della trunfa e de su sulittu, trasformati con la beatbox in una nuova armonia pronta a elevare e unire la tradizione della musica sarda e sudamericana, traendo forza dalla loro anima rivoluzionaria, capace di portare innovazione e resilienza sociale tramite la musica”. Il videoclip del brano – diretto da Matteo e Nicolò Sechi – è una sorta una mappatura sonora dei territori del Marghine-Planargia realizzata da Arrogalla. Il viaggio di riscoperta parte dagli uliveti di Terracuza e i picchi di Punta Palai (Bolotana), per giungere alle montagne nuragiche di Orolo (Bortigali) e Tamuli (Macomer), fino al fiume Temo, le vigne di malvasia Columbu e il mare che circondano il borgo medievale di Bosa. Il tragitto attraversa anche le oltre 40 opere di street art realizzate dal 2015 dal Festival della Resilienza attraverso il coinvolgimento di 100 artisti da 20 paesi del mondo, con particolare riferimento ad un’opera di 10 metri dedicata alla scrittrice e realizzata da Mamblo e dall’associazione Skizzo di San Gavino. Nel percorso gli attori Valentino Mannias e Azzurra Lochi, recitano due delle celebri poesie di Grazia Deledda, “America e Sardigna” appunto e “Noi siamo sardi”.

(Foto di Ilaria Giorgi)

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share