San Sperate, torna il festival Sant’Arte: cinque giornate nel segno di Sciola

Cinque giornate a San Sperate all’insegna delle arti, un focus sul teatro e un ospite d’eccezione, il drammaturgo e regista Eugenio Barba e l’Odin Teatret. Il paese-museo mostra il suo volto di grande comunità dell’arte e del confronto, nel segno della relazione sociale, con la seconda edizione del festival Sant’Arte, dal 29 maggio al 2 giugno. Eredità dell’artista Pinuccio Sciola che ha dato il là ad una lunga stagione di fermento artistico all’insegna dello scambio e confronto con la popolazione e il mondo. Barba e l’Odin Teatret, tra i maggiori artefici del rinnovamento della scena mondiale, ritorna a San Sperate su invito dei figli dello scultore, Tomaso e Maria, dopo oltre 40 anni, per celebrare la filosofia di Sciola, a tre anni dalla scomparsa dello scultore, con cui la compagnia danese ha sempre condiviso la concezione sociale dell’arte.

Saranno messi in scena tre spettacoli: Ave Maria con Julia Varley, L’eco del silenzio di e con Julia Varley, e Judith di e con Roberta Carreri e estratti da Ode al progresso. Il giardino Megalitico ospita il concerto Piano Solo di Peter Waters. Questi e altri gli eventi in un cartellone che si snoda tra spettacoli, performance, laboratori, installazioni, incontri. “Ad accogliere il ritorno di Barba in Sardegna sarà un comitato di benvenuto da parte di realtà locali e regionali”, ha sottolineato Maria Sciola. Diciannove gli appuntamenti, nove attività partecipative in 10 luoghi diversi; otto artisti del paese aprono le loro case atelier. Il festival accoglie 13 Paesi del mondo per le residenze artistiche su un tema caro a Sciola, il “vicinato”. L’artista delle pietre sonore ha creato un’ arte fruibile a tutti. È di forte valenza sociale l’esperienza artistica sensoriale di “Visita al buio” nel Giardino Sonoro, in collaborazione con Tigers Paralympics, associazione sportiva dilettantistica di non vedenti. “Sant’Arte raccoglie un pensiero e una filosofia di vita in una scenografia straordinaria: il paese museo”, ha spiegato Tomaso Sciola. “Stanno dando preziosi frutti i semi piantati da Pinuccio Sciola – ha commentato la vicesindaca Germana Cocco -, un artista di tutti e per tutti”.

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