Antonello Salis e Orphy Robinson, che accoppiata! Complice il festival My Jazz Islands, organizzato al Lazzaretto di Cagliari e a settembre in programma a Londra, i due hanno dato vita ad una jam session di 40 minuti, tra il lungo vagare del piano di Salis e il rincorrere, ora accennato, ora esasperato, del vibrafono e delle basi di Robinson. Salite e discese senza soluzione di continuità, accompagnate dalla visual art di Marco Benevole, vicina tanto alle esperienze optical degli anni ’60 e ’70 inglesi e americane, quanto alla techno-psichedelia dei due decenni successivi.
Nella seconda parte della serata, ha preso il via la sfida tra Italia e Inghilterra. Tra l’improvvisazione per tre minuti con solo tre note a disposizione o il tentativo di far innamorare una persona del pubblico suonando un brevissimo brano, parlare nella lingua dell’avversario e suonare una canzone propria dell’altro, si è arrivati al finale della serata, “il più bello della vostra vita”, come da commento della presentatrice.
My jazz islands ha indubbiamente azzeccato la formula. L’evento, ideato da Filomena Campus, cantante cagliaritana trapiantata nella capitale inglese, con la collaborazione di Ross Dines, manager e direttore artistico del Pizza Express Jazz Club di Londra, ha regalato tre giorni di grande musica. E non solo.
Appuntamento, a settembre, per la seconda parte del festival, in quel di Londra.
Carlo Sole
(immagine di Roberto Cifarelli)
