Roberto Gatto chiude la sedicesima edizione di Forma e poesia nel jazz

Spetta a uno dei batteristi più rappresentativi della scena jazzistica italiana il compito di chiudere, a Cagliari, la sedicesima edizione della rassegna Forma e Poesia nel Jazz: domani sera (sabato primo giugno), al Teatro delle Saline, riflettori puntati su Roberto Gatto e il suo PerfecTrio, formazione che accanto ai piatti e ai tamburi del musicista romano schiera Pierpaolo Ranieri al basso elettrico e Alfonso Santimone al piano e al Fender Rhodes. Al terzetto base si aggiunge per l’occasione – ed è la prima volta – Gaetano Partipilo, sassofonista che si è affermato sulla scena internazionale per il suo sound originale e sofisticato. Si comincia alle 21; il biglietto d’ingresso costa quindici euro.

Nel corso di una lunga e fortunata carriera che l’ha portato al vertice del jazz italiano, Roberto Gatto ha dato vita a una serie di gruppi che hanno sempre raccolto un meritato successo, senza peraltro smettere di arricchire il suo personale curriculum attraverso collaborazioni con musicisti del calibro di Johnny Griffin, George Coleman, Curtis Fuller, Joe Zawinul, Pat Metheny, oltre che dei principali jazzisti Italiani.

Dopo una serie di esperienze legate alla tradizione jazzistica (come gli omaggi in quintetto a Miles Davis e Shelly Manne), con questo PerfecTrio il batterista romano si rivolge ora a esplorare nuove sonorità, richiamando alla memoria un suo altro progetto recente che ripercorreva il repertorio del progressive rock. Senza dimenticare il legame con la tradizione, questo trio, con il suo sound connotato dal piano Fender, dai synth analogici, dai loops e dall’utilizzo di live electronics, si muove all’insegna della sperimentazione legata alle nuove sonorità, e conduce il pubblico nel mondo dell’elettronica e dell’improvvisazione con una performance multiforme che alterna atmosfere di grande energia e groove a momenti di lirismo e sonorità progressive.

Con il Roberto Gatto PerfecTrio va dunque in archivio la stagione di concerti che, inaugurata il 19 aprile dalla Brass Bang! di Paolo Fresu, Steven Bernstein, Gianluca Petrella e Marcus Roja, ha avuto per protagonisti, nelle settimane successive, il chitarrista Fabio Zeppetella con il suo progetto “Jobim Variations”, il duo della cantante Simona Bandino con il pianista Peter Waters, il P.O.V. Quintet del batterista Alessandro Paternesi e l’Enchantment Quartet del trombettista Fabrizio Bosso. E mentre scorrono i titoli di coda della rassegna primaverile, Forma e Poesia nel Jazz ha già in cantiere i suoi programmi per l’estate in arrivo.

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