C’è anche il rapper olbiese Salmo in lizza per il premio Amnesty International Italia, il prestigioso riconoscimento riservato agli artisti italiani che lo scorso anno si sono confrontati sulle tematiche dei diritti umani. ‘Il rapper che non sorride mai’ partecipa al premio col brano 90 min, singolo uscito lo scorso settembre che, con oltre un milione di accessi streaming in sole ventiquattro ore, si è piazzato al primo posto della classifica iTunes, Spotify e Apple Music, battendo il record di ascolti in Italia per un artista singolo.
Assieme a lui, una pattuglia di artisti e brani di tutto rispetto: Carmen Consoli con Uomini topo; Ermal Meta e Fabrizio Moro con Non mi avete fatto niente; Francesca Michielin con Bolivia; Roy Paci & Aretuska assieme a Willie Peyote con Salvagente; i Punkreas con U-soli; i Radiodervish con Nuovi schiavi; i Subsonica con Punto critico.
Tra i più importanti e talentuosi protagonisti della scena musicale italiana, in questi giorni Salmo sta decidendo se accettare l’invito per diventare uno dei giudici di X Factor (“Mi stanno chiedendo di andare. Ancora non ho deciso. Potrei farlo, ma solo per divertirmi e non per diventare famoso” ha dichiarato in un’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano). Nel frattempo, in attesa di conoscere l’esito della trattativa coi dirigenti di Sky Uno, è in partenza con un tour nei palazzetti italiani che, ancora prima di iniziare, ha già registrato il sold-out in numerose città.
Nato nel 2003 nell’ambito del festival Voci per la Libertà-Una canzone per Amnesty, il riconoscimento viene assegnato da una giuria di esperti, giornalisti, conduttori radiofonici e televisivi. Nella prima fase, le dieci canzoni finaliste vengono selezionate pescando dalle segnalazioni giunte dal pubblico e dagli addetti ai lavori. Nella seconda fase, il vincitore viene scelto dalla giuria del premio per poi esibirsi dal vivo, ospite del festival in programma a fine luglio a Rosolina Mare, Rovigo. (d.p.)
