Una maratona all’Hospitalis sancti antoni di Oristano che coinvolge una serie di artisti tra letture, poesie improvvisate, musica, performance teatrali nelle diverse varianti idiomatiche dell’Isola. È la novità della ventesima edizione del premio di poesia sarda. Due giornate di eventi, il sette e l’otto dicembre, con un ricco calendario che si concluderà con la cerimonia di premiazione.
Centoquaranta le opere pervenute che saranno giudicate da una giuria presieduta da Vincenzo Pisanu e composta da poeti, scrittori, sociologi e filosofi come Giuseppe Tirotto, Nicolino Pericu, Nicolò Migheli e Michele Pinna, che del premio è direttore artistico. Organizzano le Acli della Sardegna. In primo piano lo straordinario patrimonio della poesia in rima e versi sciolti e della prosa in sardo e nelle altre varianti: catalano, tabarchino, sassarese e gallurese. Ma con un’apertura verso altri innesti sperimentali, quali la poesia musicata.
“Lo spirito è quello di rilanciare un premio di poesia che ha una lunga storia, con l’ambizione di ampliarlo anche attraverso i temi cari alla nostra organizzazione”, ha spiegato il presidente delle Acli Franco Marras durante la conferenza stampa di presentazione a Cagliari. Un’altra novità è la sezione con tema fisso dedicata allo spirito che caratterizza le Acli e la loro opera in ambito sociale e culturale. Sarà inoltre inaugurato il premio unico per una sezione sulla letteratura edita non prima del 2016. Spazio poi ai laboratori linguistici di scrittura creativa. Quest’anno, infine, verrà conferito a Tonietto dei Salis&Salis il riconoscimento riservato alle personalità che abbiano inciso nella storia culturale, musicale, poetica, letteraria e artistica della Sardegna.