Un sodalizio culturale che si rivelò una storia d’amore straordinaria, “indissolubile”, appunto, come recita il titolo del nuovo volume “Mia indissolubile compagna. Lettere a Laura Boschian 1938-1971″ e che racchiude un centinaio di scritti inediti di Salvatore Satta a Laura Boschian, giovane assistente di letteratura slava divenuta, nel maggio del 1939, sua moglie. Curato dalla critica letteraria Angela Guiso, e pubblicato dalla casa editrice nuorese Ilisso, il volume sarà presentato a Nuoro, mercoledì 17 ottobre, alle ore 18, negli spazi del Museo del Costume in via Mereu 56. A leggere alcuni delle straordinarie lettere, sarà l’attore e regista nuorese Giovanni Carroni.
Centoventi messaggi tra lettere, biglietti, cartoline illustrate e telegrammi che svelano un Satta inedito, a tratti tormentato a tratti ironico e innamorato, e che conservano intatte le atmosfere di quell’Italia sconvolta dai venti di guerra. Nel 1936, Salvatore Satta aveva già lasciato la Sardegna e insegnava Storia e dottrina del fascismo all’ateneo di Padova: l’incontro con Laura Boschian, assistente triestina alla cattedra di letteratura russa, avvenne nella primavera del ’38 proprio tra i corridoi dell’ateneo patavino ed è un colpo di fulmine che non lascia vie di scampo. Inebriato dalla presenza della giovane assistente, Satta professore temuto e dal carattere schivo, sorprende i presenti con la sua improvvisa allegria e invita l’intera comitiva a bere un aperitivo “un aperitivo per tutti” in un bar vicino all’università. Da lì a poco, la sua dichiarazione inequivocabile: “Scusi, lei per caso, è fidanzata?”, “No, perché?” “Perché potrei innamorarmi di lei e non voglio pasticci” (testimonianza di Laura Boschian inviata da Ignazia Satta, figlia di Filippo, primogenito di Salvatore, al Convegno Salvatore Satta. L’impegno civile di una vita, Nuoro 2015). Un volume prezioso che grazie a un accurato apparato critico, raccolto in quattro anni di ricerche dalla docente e critica nuorese Angela Guiso, permette di ricostruire la biografia del Satta letterato, del Satta giurista, del Satta marito e padre premuroso, in un vortice di frasi e pensieri pregnanti anticipatori de “Il giorno del giudizio”, il suo romanzo capolavoro. (don.perc.)