Gigi Riva avrà un motivo in più per festeggiare il suo prossimo compleanno. Il 7 novembre, giorno in cui compirà 78 anni, in tutte le sale cinematografiche verrà proiettato il docu-film “Nel nostro cielo un rombo di tuono”, che ripercorre la vita, personale e calcistica, del campione di Leggiuno, idolo della Sardegna sportiva.
Scritto e diretto da Riccardo Milani, il docu-film “racconta un pezzo importante della storia del nostro paese. La vita di Riva è stata caratterizzata dal rigore etico e morale di una persona che ha affermato con forza che non tutto si può comprare. Un uomo con un legame indissolubile con una terra e il suo popolo, la Sardegna”, così come enunciato dallo stesso autore in occasione della prima italiana del trailer ad agosto, proprio a Cagliari. Nella città che l’ha reso un mito e da cui non se n’è più andato, Gigi Riva continua ad essere evocato e ricordato. Perché i sardi hanno un pregio: non dimenticano. E continuano ad avere riconoscenza nei confronti di un uomo che ha sempre preferito il Cagliari e la Sardegna rispetto a ingaggi più importanti e proposte di società più blasonate.
Arrivato nel 1963, Riva ha portato per la prima volta il Cagliari in serie A, trascinando i rossoblù, nel 1970, nello storico stadio Amsicora, al primo scudetto della sua storia. “Rombo di tuono” non ha fatto solo innamorare i sardi, ma ha deliziato il panorama calcistico internazionale di quegli anni, vincendo con la nazionale italiana l’Europeo nel 1968 e l’argento ai campionati del mondo del 1970. Tuttora, “Rombo di tuono”, così come l’aveva ribattezzato il giornalista Gianni Brera, detiene il titolo di capocannoniere azzurro con 35 gol in 42 partite giocate.
Il 7 novembre ci sarà un’opportunità in più per scoprire alcuni aspetti, anche intimi, della vita del campione, notoriamente riservato, in un docu-film che già dal trailer appare emozionante e nostalgico di un’epoca in cui la Sardegna era, fieramente, la capitale del calcio.
