A Ortacesus sulle tracce dei poeti-contadini: il lascito dello studioso danese Sonne

Un’amicizia e un viaggio nel lontano 1962: dopo più di cinquanta anni arrivano nella nostra Isola frammenti di vita e cultura custoditi nei preziosi documenti, frutto di un lavoro sul campo tra i poeti-contadini del Campidano ed in particolare di Ortacesus. A questo importante lascito è dedicato l’incontro nel paese organizzato per oggi, venerdì 16 settembre,  a Ortacesus, nei locali del Museo del Grano, dal titolo “Studiando l’arte della poesia improvvisata in Sardegna. La ricerca del poeta Jørgen Sonne negli anni Sessanta”. I due ricercatori arrivavano dalla Danimarca: erano il visionario antropologo Andreas Fridolin Weis Bentzon e Jørgen Sonne, poeta e studioso, scomparso lo scorso anno. Il primo seguiva le sonorità delle launeddas, il secondo la poesia improvvisata dei cantori e del loro mondo contadino. Al lavoro nelle campagne dedicò un ampio reportage fotografico realizzato con la sua Leica: una raccolta di scatti in bianco e in nero già donata all’Associazione Iscandula che da oltre trent’anni si occupa di promuovere la musica tradizionale e il lavoro di Bentzon.

Il legame tra Danimarca e Sardegna è diventato poi ancora più forte a giugno quando la moglie del poeta scomparso, Birgitte Sonne, ha destinato all’Associazione tutto il materiale raccolto in quegli anni. Dagli scritti e successive ricerche nacque la scrittura di un intero saggio sulla poesia sarda: quaderni fitti di appunti, libretti e un carteggio sui versi di quei poeti così lontani. Fu un autentico contagio creativo quello tra Bentzon e Sonne che collaborò anche alla stesura e revisione del libro “The launeddas. A Sardinian Folk Music Instrument”, il lavoro più importante del Bentzon (1969) divenuto la pietra miliare per la conoscenza della musica sarda.

Il programma. Venerdì 16 settembre (alle ore 18) apre l’incontro il saluto del Sindaco di Ortacesus, Fabrizio Mereu. A seguire l’introduzione del presidente dell’Associazione Iscandula, Dante Olianas, che darà quindi la parola a Birgitte Sonne, vedova del poeta Jørgen Sonne. In chiusura, alle 18, la proiezione di un breve filmato realizzato nell’archivio dover erano tenuti tutti i materiali donati.

Le bio. Jørgen Sonne (1925-2015) è considerato uno dei più grandi poeti danesi del Novecento. Ha lavorato per musei, è stato docente universitario, ha prodotto opere di drammaturgia per la radio e i teatri. La moglie, Birgitte Sonne, è una docente di Sociologia delle religioni all’università di Copenaghen.

LE FOTO Associazione Iscandula

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