I misteri della ‘Santeria’ con Sosa e Cañizares: la musica cubana incanta

Un affascinante Omar Sosa al piano e alle tastiere, e la sorprendente voce di Yilian Cañizares che ha suonato anche il violino, hanno firmato la prima significativa coproduzione di ExopTeatro ed European Jazz Expo, andata in scena martedì 27 novembre, al teatro Massimo di Cagliari. Un concerto che sembra quasi essere un passaggio simbolico dalla vecchia alla nuova generazione della musica cubana. Ad accompagnare l’eclettico duo cubano, uno straordinario special guest, il percussionista venezuelano Gustavo Ovalles, suoneranno insieme per una notte all’insegna della grande musica internazionale.

Il gruppo ha presentato per la prima volta sull’Isola “Aguas”, l’ultimo e bellissimo album, pubblicato nell’ottobre del 2018, che riporta alle radici afro-cubane dei due artisti ma che, al contempo, contiene anche molte suggestioni di musica classica e jazz. Così come in natura l’acqua è sinonimo di vita, energia, forza e spazio, anche lo spirito di questo album si ispira alla potenza misteriosa dell’acqua, alla sua infinita trasmutazione e alla sua inarrestabile creazione. Il rigoglioso pianismo di Omar Sosa e la voce straordinaria di Canizares si sono uniti perfettamente con le percussioni multicolori del percussionista, special guest, Gustavo Ovalles che sulla scena ha portato tamburi Bata, congas, bongos, quitiplas, maracas, guiro, piatti e altro. Quello di Sosa e Ovalles è un sodalizio artistico nato nel 1999, alla base anche del precedente album Ayaguna pubblicato nel 2003.

Una notte di grande spettacolo, con ritmi e canzoni che hanno spaziato dall’allegria alla spiritualità, alla nostalgia, espressione di una eccezionale sensibilità poetica e artistica del gruppo. Undici tracce scritte e prodotte insieme da Omar Sosa e Yilian Cañizares, e dedicate a Oshun, la divinità dell’amore e signora dei fiumi nella tradizione ‘Lucumi’ conosciuta come ‘Santeri’, una pratica spirituale importante sia per Sosa che per Canizares. Aguas è la creazione di due musicisti cubani e dunque riflette le nostre tradizioni – ha detto Omar Sosa in occasione del concerto -. C’è molta nostalgia per la nostra terra, ma apparteniamo a due generazioni diverse e il risultato di questo sentimento così intimo, è un mix di musica contemplativa, piena di umiltà, dignità e pace”. “Insieme abbiamo cercato di avere cura delle nostre tradizioni, mirando però a un approccio intellettuale e molto spirituale” ha sottolineato Yilian Canizares.

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