Marina Café Noir, la nuova edizione parte dal ‘buco’ del Poetto con Abate e Sommacal

Un’anteprima dal sapore profondamente cagliaritano, con uno degli scrittori più amati dalla città e in uno dei luoghi più cari ai suoi abitanti. La quattordicesima edizione del Marina Cafè Noir si apre con una fine: la data conclusiva del fortunatissimo tour di incontri e presentazioni di “Mia madre e altre catastrofi”, di Francesco Abate. Lo spettacolo ‘Passavamo dal buco leggeri‘ vedrà in scena insieme all’autore Francesca Saba, attrice e fidata compagna di viaggio di questo lungo tour, e due ospiti a sorpresa: il cugino Jack del CEP e il cugino Massimiliano della Marina, per un racconto a più voci che stravolge il concetto di presentazione letteraria. A sorpresa anche l’allestimento scenico, una vera e propria scenografia ad effetto che sarà svelata soltanto all’inizio dello spettacolo.
Appuntamento alle 18,00, al Poetto, per la prima volta di un festival letterario sulla spiaggia dei Centomila, per la precisione al “buco”, il tratto di spiaggia tra lo stabilimento della Marina Militare e il Lido, luogo/non luogo in cui Abate ha ambientato alcuni dei passi più esilaranti del suo libro. Quando si parla della spiaggia del Poetto, ogni cagliaritano pensa al “buco” come quella striscia di spiaggia libera da cui passare per imbucarsi negli stabilimenti balneari. Ed era quella la strada che mamma Mariella indicava al figlio Checco e a suo fratello per raggiungerla al Lido, assieme ad utili accorgimenti per farla franca.
Perché “Mia madre e altre catastrofi” è, soprattutto, il racconto di un rapporto madre-figlio che spazza via una lunga serie di luoghi comuni, come si è letto in ogni recensione delle principali testate giornalistiche nazionali, nelle riviste culturali e nei blog letterari. Un rapporto tra una mamma risolutamente marxista, colta, femminista ma anche neocatecumenale, e il figlio Checco, restituito al lettore/spettatore attraverso una irresistibile sequenza di fitti dialoghi.

L’anteprima del MCN prosegue poi in musica, cambiando quartiere e spostandosi nel cuore di Castello, in via Stretta, dove alle 21,00 al Muzak va in scena il concerto di Egle Sommacal. Già ospite del Marina Cafè Noir, Egle Sommacal, chitarrista nei Massimo Volume e negli Ulan Bator e attivo nel Wu Ming Contingent, presenta le sue ultime produzioni elettro-acustiche, in grado di ipnotizzare e coinvolgere un pubblico di appassionati che anche in città segue con caloroso affetto il musicista bellunese e bolognese di adozione. Capace di unire la sua passione per il fingerpicking alla John Fahey e a quello più recente di James Blackshaw a una rivisitazione di Eric Satie o del blues più classico, Sommacal con le sue sicure linee di basso e i suoi arpeggi e progressioni farà di questa anteprima una serata avvolgente e coinvolgente.
Il Festival – Il Marina Cafè Noir, organizzato da 14 anni dall’associazione culturale Chourmo, riparte poi mercoledì 30 agosto da piazza San Domenico, con una lunga serata di appuntamenti a partire dalle 18,00. Da giovedì 1 a domenica 4 settembre, invece, la rassegna entra nel vivo e si trasferisce in via Regina Elena, nel cosiddetto Villaggio Chourmo, tra il Terrapieno e il Giardino sotto le Mura.
Il tema di questa quattordicesima edizione è Sconfinate Utopie, ovvero una donchisciottesca visione delle cose che è ancora la bussola che guida le scelte del gruppo dell’Associazione Chourmo, storico organizzatore del MCN, il decano dei Festival di Letteratura sardi.
Il Festival avrà declinati, nelle varie fasce giornaliere, i suoi tanti appuntamenti per oltre cinquanta eventi complessivi. Si comincia ogni giorno con gli incontri rivolti ai bambini, alle bambine e alle famiglie (quest’anno a cura del Festival Sa Ruga), seguiti poi dagli appuntamenti con gli autori, le conversazioni a tema e le tavole rotonde informali. Infine i momenti più spettacolari in seconda serata con i reading, le sonorizzazioni dei libri e i concerti, sempre sul solco di un preciso filone letterario.

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